Monza Red Color Run la corsa che fa sangue

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Sabato 4 maggio a Monza arriva la Red Color Run per aiutare l’Avis Lombardia

Monza Red Color Run la corsa che fa sangue. Appuntamento al parco di Monza, sabato 4 maggio con la Red Color Run. La corsa in rosso per sostenere le attività di Avis Lombardia.  L’associazione di volontari che si occupa della raccolta sangue ha organizzato in città anche l’assemblea regionale.

Monza Red Color Run, la corsa

L’appuntamento con la Red Color Run è fissato per sabato 4 maggio. A partire dalle 18 dal piazzale di cascina San Fedele, nel cuore del parco di Monza. La manifestazione podistica “ludico motoria a passo libero”, è lunga sei chilometri ed è organizzata dalla sezione cittadina, provinciale e regionale dell’ Avis. Proprio per questo motivo la kermesse sarà declinata sui vari toni del colore rosso.

Monza Red Color Run rosso speranza

I partecipanti indosseranno magliette rosse e di rosso saranno pure colorati dai volontari «in una festa di colori e di amicizia». Al termine della corsa, una sorpresa. L’Amatriciana Party organizzato con la collaborazione dell’Hotel Roma di Amatrice. I fondi raccolti saranno devoluti al sostegno dei progetti di ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Un modo per esprimere solidarietà partecipando alla raccolta fondi promossa da Avis nazionale. Per informazioni: avislombardia.it.

Monza Red Color Run, l’assemblea

All’autodromo di Monza, sempre sabato, ci sarà l’assemblea regionale dell’associazione, con la partecipazione anche dei rappresentanti della giunta lombardia. “Anche in questo ambito – ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana – la Lombardia dimostra grande solidarietà, volontà di spendersi per gli altri e capacità di essere leader, contribuendo a tenere in equilibrio il sistema della donazione del sangue in tutta Italia. Desidero ringraziare sia l’Avis che i lombardi per la predisposizione ad aiutare il prossimo. Da parte nostra a Roma stiamo portando avanti proposte concrete relativamente al rapporto tra costi e spese, per rivedere la tariffazione e consentire agli specializzandi di lavorare in occasione dei prelievi”.

Marco Pirola

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