Difende la moglie da un furto preso a bottigliate in testa da un marocchino
Monza rapina in stazione a colpi di bottiglia. E i soliti sospetti. Sembra il solito copione ormai descritto tante altre volte. Quella di domenica 4 febbraio si può dire sia stata una serata movimentata. Il marito vede un individuo frugare nella borsetta della moglie. Reagisce e viene aggredito a colpi di bottiglia. Quello che è successo dopo l’aggressione pure questo fa parte dell’ormai consueto copione. Polizia, carabinieri e vigili urbani calati in forze in quell’avamposto di legalità assediato dalla delinquenza. Arresto (movimentato), ospedale (di corsa), polemiche (a non finire). Niente di nuovo sotto il sole.
Monza rapina quello che dice il mattinale
Il comunicato del Commissariato di Polizia di viale Romagna a Monza non rende appieno il clima di quanto accaduto. Un uomo è stato vittima di una brutale aggressione alla stazione di Monza. Tutto è iniziato quando attorno alle 19 di domenica l’uomo è sceso dal treno accompagnato dalla moglie. I due si sono accorti della presenza di un individuo di carnagione scura che tentava di frugare nella borsetta della donna. Sorpreso dal marito prima di riuscire a rubare il portafoglio, il ladro ha ingaggiato una discussione con l’uomo. Discussione degenerata ben presto in un’aggressione. Il ladro, infatti, ha afferrato una bottiglia e l’ha scagliata sulla testa dell’uomo, provocandogli un taglio sulla fronte.
Monza rapina, il solito rituale
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, vigili urbani, carabinieri e Polizia Locale, che hanno immediatamente bloccato l’aggressore. Si tratta di un 33enne di origini marocchine, irregolare, senza fissa. L’uomo è stato accompagnandolo in viale Romagna in Commissariato. Tentato furto e lesioni aggravate le accuse contestate. Il marito della donna, 51 anni, invece, è stato trasferito al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza. Ha ferite alla testa, un trauma cranico e diverse contusioni. La prognosi è di 10 giorni.
