E’ la terza volta che gli addobbi di Natale cadono in centro storico
Monza piove, non sarà il governo ladro pure stavolta? No, anche se a cadere nel centro storico della terza città della Lombardia, sono le “solite” palle, stavolta la politica non c’entra nulla. Gli addobbi natalizi che tanto hanno fatto appassionare i monzesi durante le feste, non sono poi così saldi come le convinzioni della parte politica che li sostiene. Sostiene si fa per dire. Perché almeno in tre occasioni le palle di Natale sono cadute a terra senza danno afferire. Certo non è colpa del sindaco. Ci mancherebbe. Certo su Monza soffia da qualche tempo un nuovo vento anche politico. Fatto sta che cadono. Minuzie. Bagatelle per dirla alla Celine, autore che non dispiace a me. E presumo non dovrebbe anche ai nuovi padroni di Monza (anche se dubito che tutti, sindaco e “senatore” a parte, sappiano chi sia e che abbia scritto…). In attesa di quelle della politica, le palle cadono sulle teste dei monzesi.
Monza piove: natale in sintesi
E pensare che la faccenda degli addobbi di Natale era iniziata bene. Oddio, non proprio benissimo, ma tutto sommato l’idea di una rinfrescata non era. Lo sponsor di mutande sull’Arengario, le toppe per rimediare. Peccato veniale per una giunta all’inizio. Le luminarie in viale Battisti stupende e costose, ma l’assessore alle varie ed eventuali Massimiliano Longo era riuscito trovare gli sponsor. Beh, più che gli sponsor, lo sponsor (singolare). Una catena di supermercati (Coop) che aveva appena ricevuto l’autorizzazione per l’apertura di un nuovo punto vendita in città. Bravo l’assessore. Si è fatto dare pure i soldi dai comunisti. Poi. “Non costano nulla ai monzesi”. La frase contrabbandata all’inizio è stata la prima palla di Natale. Ne sanno qualcosa la Farmacom e l’azienda dell’acqua e gas(come la chinava mio padre) che sono società a partecipazione pubblica. Ma fa niente le luci sull’Arengario le ho trovate bellissime. Soprattutto di mattina presto durante le mie camminate.
Monza piove: che palle
Non è la prima volta che queste palle dorate cadono. Era accaduto sempre in zona pedonale, in via Vittorio Emanuele, il 15 dicembre. Nei giorni precedenti una palla di Natale era invece caduta in corso Milano costringendo le auto ad uno slalom fra “i cocci”. Ecco subito i rosiconi della sinistra a contestare. Se sono cadute è colpa loro. Dei gufi di genziana memoria che con le loro maledizioni hanno sabotato lo spago con cui le sopracitate palle sono attaccate. Spago? Si corda. Ma non drammatizziamo. La caduta non scalfisce il successo dell’iniziativa. E’ una piccola cosa. Come quelle di cui si occupa l’assessore competente. Cadono. Pazienza compagni, come direbbe Matteo Renzi “ce ne faremo una ragione”…
Marco Pirola