Monza nostalgia canaglia per Ronaldo ed Albano

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Il cantante di Cellino San Marco che canta l’inno d’Italia e il mancato arrivo di Ronaldo

Monza nostalgia canaglia e ci sta. Certo, il mancato successo delle Ferrari che tutti attendevano. La pioggia che c’era e non c’era ed ha mandato a monte gran parte degli eventi collaterali. Certo, tante cose. Ma le delusioni per le migliaia di tifosi accorsi in massa all’autodromo di Monza non sono finite qui. Han potuto consolarsi con le frecce tricolori. Stupende come sempre.

monza nostalgia canaglia frecce tricoloriMonza nostalgia canaglia di Ronaldo

Quando le Forze dell’Ordine hanno saputo (domenica mattina) del suo probabile arrivo, si sono fatte il segno della croce. Il giocatore più famoso al mondo, pallone d’oro non so quante volte e tante altre cose, Cr7 sarebbe giunto a Monza. Apprensione per vip, vipparoli e aspiranti tali. Arriva Cristiano Ronaldo. Mica uno qualunque come Miranda o De Vrij. L’evento mediatico del giorno. Con buona pace di Federico Leonardo Lucia in arte Fedez e la di lui moglie Ferragni Chiara. Percorso provato più volte. Elicottero. Passerella super presidiata. Guardie del corpo, polizia, carabinieri. Nuovamente segno della croce pensando all’eventualità che il re del calcio mondiale (Modrić permettendo…) si fosse semplicemente scalfito. Mancava solo la mobilitazione di un manipolo di paracadutisti della Folgore di provata fede juventina. Io stesso ho incrociato le dita. Sono stato ascoltato. Ancora “toccato duro” dalla decisione Uefa di dare il premio al rivale, Cr7 ha annullato l’evento. E sono rimasti in pista i primi due citati, Miranda e De Vrij. Megli così…

monza nostalgia canagliaMonza nostalgia canaglia, Albano parte prima

Iniziare questa parte di articolo mi ha fatto piombare in un incubo infantile. Da quando ero ragazzo, il secolo scorso, mi sono sempre chiesto come cazzo si scrivesse il nome d’arte di Carrisi. Al Bano staccato. Oppure Albano tutto attaccato. Era uno dei miei incubi di gioventù. Quando l’ho visto sbucare dalla porticina della direzione autodromo, mi è venuto un colpo. Che poi si è tradotto nella compilation di tutte le canzoni del musicante pugliese. Da Felicità (Romina permettendo…) a Nostalgia canaglia appunto. Mi sono ricordato. Nei giorni scorsi avevano detto che avrebbe cantato l’inno d’Italia. Possibile? Purtroppo sì. Fatto. E pure senza togliersi il cappello. Il mio tenente a militare lo avrebbe preso a calci in culo. Oddio pure tanti tifosi ieri pomeriggio lo avrebbero fatto volentieri. E per altri motivi.

Monza nostalgia canaglia, Albano parte seconda

Ecco a questo punto mi è entrato un tarlo nella mente. Ma chi cavolo (non ho pensato ancora proprio questa parola…) lo ha ingaggiato? Sono partite le mie domande che erano più veloci della Ferrari in pista. Lo hanno voluto gli americani su proposta del vero padrone dell’autodromo di Monza, il romano Angelo Sticcchi Damiani. Fortemente voluto. Preteso. Pagato. Negli Usa sono persi dell’uomo sul trattore che canta da decenni. Era dai tempi del militare che non sentivo dall’altoparlante una “ciofeca” così. Dal momento che chi ha in mano il “grano” comanda, gli americani ci hanno rifilato Albano o Al bano (fate voi) per cantare l’inno. Arrivato con un aereo privato all’ultimo momento per via un concerto tenuto la sera prima era un po’ giù di corda (vocale…). Da Putin che ne è innamorato, all’America di Trump, per lui è una grande felicità. Stai a vedere che lo troviamo ministro al prossimo giro? Del resto almeno lui un lavoro ce l’ha…

Marco Pirola

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