Bimbo affetto da leucemia contagiato dal fratello era ricoverato in ospedale dal 15 marzo
Monza niente vaccino e il bambino muore. È morto nel raparto di rianimazione del San Gerardo di Monza. “Complicanze polmonari e cerebrali da morbillo” a stare a guardare la cruda verità del referto. Vittima, un bambino di sei anni della Brianza. Ne ha dato notizia Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia.
Monza niente vaccino: la vicenda
Il piccolo era affetto da Lla, una Leucemia Linfoblastica Acuta. Una malattia che al giorno d’oggi ha grosse probabilità di guarigione in oltre 85% dei casi con forme simili. Il 15 marzo, era stato trasferito in terapia intensiva per il peggioramento progressivo del quadro polmonare. Aveva necessità di assistenza respiratoria. E’ arrivato in ospedale a Monza con un sospetto di infezione da morbillo. Diagnosi confermata dalle analisi del giorno successivo il ricovero. Il bambino è stato intubato e successivamente è iniziata l’assistenza mediante ECMO per insufficienza cardiaca o respiratoria. Assistenza proseguita fino al giorno della morte.
Monza niente vaccino: l’assessore regionale
“La storia di questo piccolo affetto da leucemia – ha spiegato Giulio Gallera – è l’esempio di come la cosiddetta immunità di gregge sia fondamentale per la protezione di coloro che, per la loro malattia o per lo stato di trattamento in cui si trovano, non sono protetti, anche quando fossero vaccinati dal morbillo così come da altre malattie infettive”. Il bambino sarebbe stato contagiato dai suoi fratelli maggiori che non erano stati vaccinati. A confermarlo sono fonti ospedaliere. Secondo le fonti, la famiglia avrebbe preferito non far vaccinare i due figli più grandi. Nonostante il più piccolo – proprio a causa della leucemia – avesse un sistema immunitario compromesso. E quindi non potesse né essere vaccinato né difendersi contro eventuali infezioni.
Monza niente vaccino: il morbillo
Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa causata da un virus. Il morbillo, di per sé, non ha sintomi gravi. Provoca principalmente un’eruzione cutanea simile a quelle della rosolia o della scarlattina, che il più delle volte si risolve spontaneamente, ma che può, in casi relativamente rari, portare alla morte. Perdita della vista, perdita dell’udito, danni cerebrali permanenti. I segni e sintomi iniziali di solito sono febbre, spesso superiore a 40 °C. Tosse, naso che cola e occhi rossi. Due o tre giorni dopo l’inizio dei sintomi, piccole macchie bianche possono formarsi all’interno della bocca.
Marco Pirola