Seregno, Desio, Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Meda tornano i calabresi “cattivi”
Monza ‘Ndrangheta in discoteca. Chi si rivede da queste parti. Il ritorno dei calabresi “cattivi”. A dire la verità non se ne erano mai andati da quaggiù. Anzi. E poi certi calabresi, cattivi lo sono sempre stati da sempre. Il quadro del romanzo criminale di Monza e Brianza torna a colorarsi di tinte fosche. Come il colore della notte in certi dipinti di Rembrandt. Basta scorrere l’elenco degli arrestati dai carabinieri per rendersene conto. Aver sentito l’elicottero volteggiare nuovamente sul cielo di Seregno. Ma soprattutto aver visto in Tv la faccia di Alessandra Dolci, magistrato della direzione Distrettuale Antimafia, che la Brianza la conosce bene. Un magistrato la cui bellezza (25 anni fa) era esponenzialmente proporzionale al suo rigore. Terribile. Vecchia scuola di Mani Pulite. In particolare di Piercamillo Davigo.
Monza ‘Ndrangheta nuovo capitolo del romanzo criminale
Il mattinale dei carabinieri diffuso alla stampa non lo ha scritto Giosuè Carducci. Le parole non le ha scelte Gerry Scotti o Amadeus. L’elenco lo ha fatto però lei. Alessandra Dolci. Maxi operazione dei carabinieri contro la cosca brianzola della ‘Ndrangheta. Recita. L’azione è stata svolta dai militari dei Comandi Provinciali di Monza Brianza e Como. Col supporto di quelli dei Reparti territorialmente competenti, dei Nuclei Cinofili di Casatenovo (LC), Orio al Serio (BG) e Pesaro (PU) nonché del 2° Nucleo Elicotteri. Già uomini e mezzi impiegati, danno l’idea di quanto la Brianza stamattina si sia svegliata male.
Monza ‘Ndrangheta: tutti o quasi in galera
I protagonisti in negativo sono 22. Di cui 21 italiani e un serbo. Son 16 le misure di custodia cautelare in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 2 obbligo di dimora. Sono ritenuti, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione. Tutti reati commessi con l’utilizzo del metodo mafioso. Nonché detenzione e porto abusivo di armi ed associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’attività è frutto di due complesse e vaste indagini svolte con il coordinamento della D.D.A. di Milano, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Monza e dal Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cantù.
Welcome in Brianza
L’indagine ha approfondito le dinamiche criminali della locale di Seregno operante nei comuni di Seregno, Desio, Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Meda e Mariano Comense. Come l’araba fenice e nonostante le pesanti condanne subite dai suoi appartenenti a seguito dell’operazione Infinito, si è dimostrata ancora fortemente radicata sul territorio. Al di là degli arresti e dei numeri, l’inchiesta ha consentito di documentare ancora una volta il capillare e totale controllo da parte della ’Ndrangheta nelle attività economiche. Con particolare riferimento, questa volta, al “business” dei servizi di sicurezza nei locali di pubblico intrattenimento a Como, Monza Brianza e Milano. All’attività dei rivenditori ambulanti di panini per i quali è la ‘Ndrangheta a decidere le postazione e a dirimere eventuali controversie sorte tra i rivenditori ambulanti.
Monza ‘Ndrangheta in discoteca
In particolare, è emerso che i servizi di sicurezza nei locali di pubblico intrattenimento, venivano controllati dalla ‘Ndrangheta attraverso l’imposizione di ditte di sicurezza di “copertura”. Dietro le quali si celano soggetti appartenenti all’organizzazione che, per lo svolgimento dei servizi di sicurezza, si erano avvalsi solo in piccola parte di persone specializzate e munite della prevista autorizzazione prefettizia. Il resto ce lo mettono loro.
‘Ndrangheta bibite, panini e ‘Nduja
Per quanto riguarda l’attività dei rivenditori ambulanti di panini per i quali è l’organizzazione criminale a decidere le postazione e a dirimere eventuali controversie sorte tra i rivenditori ambulanti. Accanto a questo spaccato, sono, naturalmente, emerse anche le ulteriori attività tipiche della criminalità organizzata di stampo mafioso. Attività estorsive e attività di “recupero crediti” effettuate con modalità estorsive in cambio di una percentuale sull’intero capitale da recuperare.
La proposta che non si può rifiutare
Recupero credito e prestiti a strozzo. A dimostrazione del grado di infiltrazione della ‘Ndrangheta nel tessuto socio-economico del territorio è emerso che tale attività di recupero credito veniva sempre richiesta, e non offerta, sia da imprenditori sia anche da gente comune. Affidare il recupero di discrete somme di denaro in cambio di una percentuale sull’intero capitale da recuperare è ormai divenuta una pratica sempre più diffusa tra gli imprenditori locali. E rappresenta un’ importante fonte di introiti per le organizzazioni criminali. Le quali, di fatto, trattengono per sé una grossa percentuale del debito riscosso, riuscendo, contestualmente, ad inserirsi nelle stesse imprese committenti o, comunque, nel settore commerciale locale.
I cugini terribili
In particolare, gli indagati, tra cui spiccano i cugini U. C., da poco scarcerato per precedente condanna per il reato di associazione mafiosa, e C.C. erano in grado di incutere timore ed omertà con la sola spendita del cognome legato alla famiglia ben conosciuta negli ambienti malavitosi. I Cristello vecchia conoscenza dei carabinieri. E pure del sottoscritto quando era direttore de L’Esagono. L’omicidio avvenuto una decina di anni fa, dopo una partita di calcetto, di Rocco l’enfant prodige della famiglia, mi aveva tenuto occupato per mesi. Liberato perchè le sue condizioni erano incompatibili con il regime carcerario, il “ragazzo” era stato freddato sulla porta di casa un paio di giorni dopo da un commando venuto dalla Calabria per risolvere la questione.
C’è pure la droga
E poteva mancare la polvere bianca dei fine settimana da sballo. Naturalmente no. A margine dell’inchiesta è stata accertata anche una fiorente attività di narcotraffico internazionale di stupefacenti. Cocaina, hashish e marijuana, approvvigionate attraverso il canale franco-iberico e destinate alla distribuzione nelle province brianzola e comasca e finanche in Germania. Nel corso dell’attività svolta sono state tratte in arresto in flagranza di reato per traffico internazionale di stupefacenti 7 persone, 2 delle quali con l’ausilio della Gendarmeria Francese ricostruendo un voluminoso traffico di stupefacenti.
Marco Pirola