Monza, metropolitana? Qui arriva prima il teletrasporto. Sono più di vent’anni che a Monza e dintorni si parla di metropolitana. Si parla e basta, perché da allora ad oggi non se n’è visto un metro. Men che meno quei poco meno di due chilometri che dovevano collegare la stazione di Sesto San Giovanni con – manco Monza – ma Cinisello. L’unica cosa che ha continuato ad avanzare sono stati i costi. Astronomici L’ultima doccia fredda è arrivata una manciata di ore fa quando la giunta di Milano, capitanata da Giuliano Pisapia, ha deciso che anche Vimercate non vedrà arrivare nessun convoglio. Il documento programmatico (PUMS) licenziato da Palazzo Marino sostiene, infatti, che si tratta di un’opera sostanzialmente inefficace a risolvere i problemi e soprattutto costosa. Nel frattempo, però, Milano mette in cantiere nuove stazioni e nuove linee. Si parla di Rozzano, San Donato, Settimo Milanese, Buccinasco. Nei piani del super sindaco della futura città metropolitana c’è anche Linate. Monza e Brianza, invece, no. Se andrà bene, il massimo sarà Brugherio, a pochi passi dall’imbocco della tangenziale. Ma solo se va bene. Quel che non si spiega infatti è come mai le stazioni a Milano sorgono come funghi e invece per collegare meno di due chilometri, da Sesto a Cinisello, le ruspe non sono state neppure accese. Sarà.
Sarà che però c’è chi spera di far cambiare idea a Pisapia. Come il Comitato San Fruttuoso 2000 che oggi (lunedì per chi legge, ndr) ha inviato una lettera all’attenzione del primo cittadino di Milano chiedendo un ripensamento. Gli argomenti sono un pochino più approfonditi di quel lapidario “marginale” che si legge sulle delibere milanesi. “Se si valutano i chilometri di metrò in rapporto a superficie e popolazione servite – scrive, infatti, il Comitato – lo squilibrio risulta ancora più evidente perché Milano, con i suoi 67,6 km di rete per milione di abitanti, ha oggi addirittura il doppio di linee rispetto a Londra“. Insomma, una città più che servita rispetto non solo al resto del territorio, ma rispetto alle maggiori capitali d’Europa. Il Comitato ha lanciato anche una raccolta firme nei Comuni di Monza, Muggiò e Lissone (giunta ad oggi oltre le 9mila adesioni) per chiedere che Milano si colleghi alla Brianza. A cominciare proprio dal progetto di prolungamento della M5 da Sesto a Cinisello. “Riteniamo – proseguono – che sia il momento di tornare all’Accordo di Programma del ’99 per sviluppare finalmente la linea viola verso Cinisello e la Brianza, ben sapendo che i dati origine-destinazion degli spostamenti non solo giustificano questa scelta, ma anzi la sollecitano come urgente”. Già. Urgente. Ma non per Milano dove invece gli appuntamenti davvero urgenti sono soltanto due: Expo (per la quale a parte grattacieli si è visto poco o nulla) e le elezioni amministrative. Manca un anno, ma con i tempi del metrò…
Simona Calvi