Monza: Massimo Ponzoni la sentenza, 10 anni e 6 mesi

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Monza, Massimo Ponzoni la sentenza: 10 anni e 6 mesi. Così ha deciso questa mattina la Corte del Tribunale di Monza presieduta dal giudice Patrizia Gallucci. La sentenza è arrivata verso mezzogiorno e mezzo dopo una mattina di camera di consiglio. Le ipotesi di reato nei confronti dell’ex assessore regionale e plenipotenziario di Forza Italia (ex Pdl) della Brianza erano a vario titolo con gli altri imputati di corruzione, concussione, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, peculato e bancarotta fraudolenta. Ponzoni non era in aula questa mattina, ma il suo legale, l’avvocato Luca Ricci ha già annunciato ricorso: “Siamo sicuri che in appello troveremo dei giudici più terzi – ha spiegato il legale – Questa è una condanna per reati che a nostro avviso non ci sono”. Sull’assenza di Massimo Ponzoni, sempre l’avvocato Ricci ha spiegato: “Ha assistito a tutte le udienze ed è molto provato. Non se l’è sentita di assistere nonostante tutto il lavoro fatto”. I guai per Massimo Ponzoni non sono finiti però con i 10 anni di reclusione della sentenza (maggiori persino dell’accusa che aveva chiesto per lui 8 anni e 3 mesi). Infatti come pene accessorie sono scattate l’interdizione perpetua ai pubblici uffici, ad attività del commercio e alla direzione di uffici, oltre alla potestà genitoriale, senza contare le provvisionali stabilite dalla corte relativamente ai danni subiti dalle parti civili ammesse al processo. Per il Comune di Desio Ponzoni è stato condannato a versare 80mila euro, Regione Lombardia 120mila euro, per il fallimento dell’Immobiliare Piermarini 400mila euro, mentre per quello dell‘Immobiliare Mais 1,5 milioni di euro. Ponzoni e Rosario Perri, imputato nello stesso processo, dovranno rispondere sempre per la Mais di altri 150mila euro. Sono stati invece assolti relativamente alle richieste del Comune di Giussano. Insieme a Ponzoni erano imputati anche l’ex vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza, Antonino Brambilla, condannato a 5 anni di reclusione oltre all’interdizione per altri 5 anni, l’intermediario Filippo Duzioni (3 anni e 2 mesi e 5 anni di interdizione), Rosario Perri, ex assessore provinciale, condannato a 5 anni e 6 mesi (interdizione in perpetuo) ed infine l’ex sindaco di Giussano, Franco Riva, condannato a 2,6 anni ed unico che si è visto riconoscere dalla corte le attenuanti.

 

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