Monza malata di lavoro: Dal panino col “bologna” alle medicine per l’infarto

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I ricercatori dell’Università dell’Insubria hanno passato ai raggi x i lavoratori brianzoli

Monza malata di lavoro? Lo stress uccide. Può essere una novità. Lo provano sulla loro pelle i lavoratori brianzoli, passati ai raggi X per anni dai ricercatori dell’Università dell’Insubria. In Brianza si muore d’infarto in misura maggiore rispetto ad altre realtà d’Italia. La causa? Il lavoro e lo stress. Come dire: abbiamo scoperto l’acqua calda. E hanno pure pagato della gente per scoprirla. Contenti loro. Fanno da eco alla ricerca le parole della Cgil. “Il lavoro da queste parti è stato sempre un valore esclusivo. Più fatico più guadagno. Malattie professionali e sicurezza sono state spesso considerate secondarie. Era il lavoro, la vera malattia”. Commenta il segretario generale di Cgil Monza e Brianza Maurizio Laini.

Monza malata: le aziende

Piccole e grandi aziende, dove negli anni Sessanta il boom economico fece sognare l’Italia intera. Lissone, la capitale europea del mobile (un tempo), poteva contare su 40 mila addetti nel settore. Un vero e proprio sistema economico nato nell’Ottocento sulla scia della Villa Reale di Monza e delle sue 700 stanze. Desio e Monza primeggiavano nel tessile, lino e seta. Ora diventati monopolio cinese. Vimercate andava e sotto certi aspetti va forte l’elettronica. In tutta la Brianza la lavorazione della plastica e dei metalli. Il mondo gira e la situazione economica cambia. La battuta ci sta tutta. “Puoi anche fare un milione di piedini di mobili, ma poi ti frega l’Ikea.

Monza malata: il “bologna” E il Pil della Brianza

In 50 anni è cambiato tutto. L’artigiano e il commerciante si sposavano di lunedì perché non c’erano consegne e i negozi erano chiusi. Nessun artigiano lavora 7 giorni su 7. Tramontato il vestito buono solo per “la festa”. Che poi era la messa della domenica. Lontano ricordo la mortadella che a Monza e Brianza si chiama ancora “bologna”, mangiata direttamente sulla carta oleata per non sporcare i piatti. Ma nonostante il tramonto di queste figure ancora oggi Monza Brianza ha con 185 miliardi di euro il quarto Pil d’Europa. Un Pil pro capite da 44 mila euro e, secondo Bankitalia, il 73% delle aziende che nel 2015 hanno i bilanci in attivo.

Monza malata: la tradizione

A Monza è nata la prima associazione industriale nel 1902. La seconda linea ferroviaria italiana, dopo la Napoli Portici, nel 1840. La prima Lega dei lavoratori nel 1893. Uno dei primi viali illuminati a gas. Secondo una statistica a Monza ci sono gli stipendi più alti d’Italia. E pure le più alte aspettative di vita. E pure si muore d’infarto proprio a causa del lavoro. Surfando tra i numeri dell’ennesima statistica quello che si evince è proprio questo. Non ci voleva l’Università dell’Insubria per saperlo.

Marco Pirola

 

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