Monza, lo scandalo della scuola di via Zara

Scuola Via Zara

VIA ZARA – Il privato cede come standard edilizio al Comune un terreno in cambio di volumetrie da realizzare in un altro spazio di sua proprietà. Tradotto in cambio di una speculazione edilizia. Questo accade più o meno 30 anni fa. L’Amministrazione di allora decide di realizzarci una scuola in un quartiere difficile, di frontiera come San Rocco a Monza. Sin qui normale prassi e nulla di irregolare.

IL CASO – Peccato però che da allora sino ai giorni nostri, nessuna Amministrazione di destra o di sinistra (da Rosella Panzeri, Roberto Colombo, Michele Faglia a Marco Mariani) si sia ricordata di fare una cosa fondamentale. Rogitare l’atto dal notaio e quindi sancire formalmente la proprietà del Comune. E qui inizia il bello.

IL PROBLEMA – Ora il privato che per anni ha pagato le tasse su quel terreno (Imu e Ici compresa) rivuole indietro quel fazzoletto (mica tanto fazzoletto) di terra.

Scuola Via Zara

 CHE FARE? – La patata bollente è finita da qualche giorno sul tavolo dell’assessore ai Lavori pubblici e Patrimonio Antonio Marrazzo, uomo in quota Pd. Che si trova davanti al problema di una scuola operativa da 30 anni e dall’altra un privato che chiede di riavere ciò che il Comune è stato incapace di fare in cinque Amministrazioni succedutesi. Chiaro che la scuola non può passare di mano, ma per evitare annose e lunghissime questione legali un compromesso va raggiunto. E cosa si chiede a Monza in questi casi? Volumetrie da “spalmare” in altri spazi della città. Altrimenti gli unici a guadagnarci saranno, come sempre periti e avvocati. Questo è quello che è successo. E non è l’unico caso

IL CASO BIS – Ma se la scuola di via Zara è un rompicapo che ora è sulla scrivania del sindaco Roberto Scanagatti, pochi metri più in là c’è un’altra situazione paradossale.

Via Carnia
Via Carnia

 VIA CARNIA – Quella bretella di asfalto realizzata dall’Amministrazione di sinistra ai tempi di Michele Faglia e Roberto Scanagatti assessore al Bilancio. Pure in questo caso la strada comunale, importantissima per la viabilità, è costruita su di un terreno che ancora formalmente è di proprietà del privato perché come la scuola di via Zara non è mai stato rogitato. In ballo una perizia “fantasma” sui lavori che però l’attuale Amministrazione non può per ora pagare perché rappresenterebbe un debito fuori bilancio.

LA DOMANDA – Ma in base alla legge come è stato possibile nel caso di via Carnia, procedere alla cantierizzazione se il Comune non aveva la disponibilità dell’area? Come direbbero a Colorado Cafè, mistero irrisolto…

Commenti

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here