Monza Livorno: striscione per Gabbo e pari in campo

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Nella supersfida del Brianteo il Monza ferma la corsa della capolista Livorno

Monza Livorno striscione per ricordare Gabriele Sandri, per gli ultras di tutta Italia semplicemente “Gabbo“. Il tifoso della Lazio morto per mano di uno scellerato poliziotto in un autogrill. Domenica 13 è stata una partita di cartello quella tra i biancorossi e gli amaranto livornesi. La sfida del Brianteo era molto sentita dalla piazza biancorossa. La rivalità con i labronici è storica e l’aria che si respira è quella delle grandi occasioni.

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Monza Livorno: la partita

I ragazzi di Zaffaroni, per nulla intimoriti al cospetto della capolista, partono subito forte. Pressando alto e imponendo il proprio ritmo di gioco. La curva Pieri ribolle di entusiasmo e si fa sentire con forza, ingaggiando una battaglia a suon di cori e sfottò con i rivali amaranto. I ragazzi in campo in gran spolvero, alla prima vera occasione, vanno a segno. L’eroe di giornata è il giovane Cogliati che di petto supera il portiere avversario, deviando in rete un pallone sporcato da Cori. Il Livorno subisce il colpo e la partita per i biancorossi s’incanala sui binari giusti. Il Monza comanda il gioco senza subire pericoli e di volta in volta cerca di assestare il colpo del definitivo KO, con l’ispirato D’Errico. Al 30’ dopo una bella azione personale viene atterrato (in maniera dubbia) in area. Poi al 38’ quando si accentra e lascia partire una bella conclusione di destro che Mazzoni respinge.

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Monza Livorno: il ricordo di Gabbo

Intanto sugli spalti è grande festa per il vantaggio conseguito. Tra un coro e l’altro la Pieri prima espone uno striscione in ricordo dell’ultras laziale Gabriele Sandri, per tutti “ Gabbo”, a dieci anni dalla tragica scomparsa e subito dopo quello in onore del grande leone delle Fiandre, il monzese d’adozione Fiorenzo Magni. Uno per non dimenticare, l’altro per rispondere “ alla monzese” alle recenti e del tutto strumentali quanto risibili polemiche giunte da terra toscana.

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Monza Livorno: il secondo tempo

La seconda frazione di gioco, con il Monza ancora in vantaggio, si apre subito con una bella azione in contropiede orchestrata da capitan Guidetti e conclusa dal solito D’Errico che di prima cerca di sorprendere Mazzoni. La fiammata si rivela però un fuoco fatuo, perché da questo momento il Livorno, alza il baricentro e costringe il Monza a difendersi, rendendosi sempre più pericoloso, minuto dopo minuto. La difesa dei biancorossi sembra traballare e dopo aver scampato il pericolo sul tiro di Valiani che lambisce il palo, Liverani è costretto a capitolare per opera del veterano Vantaggiato che riporta in parità le sorti del match.

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Monza Livorno: il finale

A dieci minuti dalla fine il Livorno sembra rientrato in partita e sfiora il raddoppio qualche minuto dopo ancora con lo scatenato Vantaggiato. La difesa biancorossa sembra in affanno. Zaffaroni capisce il pericolo di poter subire l’ennesima beffa nel finale di partita e si adegua allo stile “italianissimo” che negli anni ha fatto scuola e anche la nostra fortuna a livello di nazionale. Così si copre, non disdegnando quando è possibile di pungere in avanti: nel finale D’Errico costruisce una bella azione pericolosa che Mazzoni, in stile Garella, devia di piede. Dopo cinque minuti di recupero la partita finisce in parità. Un gol per tempo e tutti a casa.

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Monza Livorno: le considerazioni del senatore

Il Monza ferma la capolista giocando una partita gagliarda e attenta. Ancora una volta questa squadra dimostra di essere pronta ad accettare le grandi sfide. Facendo capire a tutti di avere le carte in regola per poter disputare un campionato di tutto rispetto. La stessa grinta, sicurezza e capacità di stare “dentro la partita” serviranno tra sette giorni a Pontedera. Anche perché come recita un vecchio proverbio livornese: le chiacchiere le porta via il vento, le biciclette, i livornesi.

A.A.S.

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