Dopo nove anni la Ferrari sul gradino più alto del podio, Monza tira un sospiro di sollievo
Monza Leclerc trionfo che colora di rosso la città. Seppur Ferrari. Vince Charles Leclerc. Classe 1997, monegasco. Uno con i soldi oltre che talento da vendere. D’incanto sono spariti i conti in rosso della vigilia. Le polemiche sul rinnovo del contratto che legherà la pista più famosa al mondo sino al 2024. Oltre i 100 anni della fondazione dell’autodromo che cadono nel 2022. Le preoccupazioni per una manifestazione che negli ultimi anni ha segnato il passo sotto il peso dei costi. Le speranze per la sorte delle curve sopraelevate. Tutto finito nel cassetto. Per ora.
Monza Leclerc trionfo rosso
Il giovanissimo ferrarista ha corso tutta la gara con una Mercedes sulla spalla. Prima quella di Louis Hamilton, poi sul finale quella di Valtteri Bottas. Era dal settembre 2010, dalla vittoria di Fernando Alonso, che una Ferrari non vinceva a Monza. statistiche a parte il “ragazzino” prestato ai motori e sottratto alla playstation ha dimostrato di essere un vero campione. Di quelli che fanno sognare. Il popolo rosso non aspettava altro. Orfano da tempo di qualcuno che fosse in grado di scaldare i cuori.
Monza Leclerc trionfo in piedi
I tifosi della Rossa di Maranello hanno assistito alla gara in piedi. Dal primo all’ultimo giro. I presupposti per una buona figura c’erano tutti quanti. Il cattivissimo ed antipatico Hamilton sa essere feroce. Nonostante il valore del campioncino Ferrari e i fischi che lo hanno accompagnato per i 53 giri del circuito. Niente da fare a Monza. La Ferrari era velocissima in rettilineo e Leclerc in grandissima forma. Punto. Fine della corsa più emozionante degli ultimi anni.
Monza Leclerc trionfo per uno, disastro per l’altro
Su Vettel meglio stendere un velo pietoso per non rovinare la festa. Un disastro annunciato. Una delle sue gare peggiori di sempre. Si è fatto passare al via da Hulkenberg poi subito ripassato. Si è girato da solo. È andato in testacoda ed è tornato in pista come un pazzo. Tagliando la strada a Stroll. Così si è beccato una penalità di 10 secondi ed in gara è stato doppiato da Leclerc. Ora Charles è davanti a Vettel nella classifica piloti. E il pubblico dei ferraristi è tutto per lui.

Monza Leclerc trionfo e affari
I circenses sono serviti al “popolino”. Per il pane ci hanno pensato i 200 e passa mila presenti domenica a fare la differenza rispetto allo scorso anno. A furia di salamelle, hamburger e similari, hanno spinto verso l’alto gli incassi. Più dentro che fuori il circuito. Gli organizzatori hanno pure spostato gli orari delle gare per far rimane più tempo la gente dentro il circuito. Il prossimo anno al rinnovo delle concessioni potranno sempre aumentarle. Sabato sera i locali di Monza erano stracolmi.

Monza trionfo Heineken
Fiumi di birra Heineken, sponsor ufficiale del Gran Premio d’Italia, senza che si segnali un qualsiasi incidente di rilievo. Testimonianza che il consumo consapevole perseguito dalla multinazionale olandese, può essere cosa realizzabile. I tank da mille litri facevano bella mostra di sé. Pieni prima e vuoti dopo. E stasera la Heineken darà ancora spettacolo con Dimitri Vegas e Like Me. Gratis, sotto il podio per i ragazzi della generazione Leclerc. Luigi Borgonovo per gli amici semplicemente “Birillo” che è il responsabile di zona, può essere ancora una volta fiero.

Monza Leclerc trionfo e curiosità anche in negativo
L’organizzazione passata da mani inglesi a quelle americane, ha lasciato il segno. In questi tre giorni, un pezzo di Monza si è trasformata in una zona franca. Paghi e vedi. Ma pure paghi se devi lavorare. I giornali locali non fanno numeri (almeno come intendono gli americani…) per cui se vogliono lavorare devono comperare il biglietto. Detto ad uno (me) che è cresciuto ad un passo dalla pista. E che è nato con la generazione dei trabattelli portati dentro nottetempo, suona quasi come un insulto. Abbiamo lavorato lo stesso. Non c’è problema. Figurati. Continueremo a difendere l’autodromo come abbiamo fatto in passato. Da tutto anche da dai nuovi padroni. Soprattutto dallo scippo che Aci Roma sta compiendo ed ha compiuto a danno della monzesi della pista. Stanno smontando Monza a loro favore in cambio di “circenses” appunto. La Brianza non esiste più se non sulla carta. Qualcuno se ne sta accorgendo, ma siamo ancora in minoranza…
Marco Pirola
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