Monza, largo Mazzini caos annunciato. Più che una rivoluzione, un mistero della fede. Nel senso che ne serve tanta, tanta, per affrontare in auto la “nuova” viabilità. Peggio di questa sistemazione, come hanno ricordato i monzesi su web e facebook, c’era stato in passato solo il tentativo di cambiare senso di marcia a via Arosio. Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Oggi (domenica per chi legge, ndr) le cose sono andate se possibile anche peggio. È bastato infatti il raduno degli alpini per “incasinare” ulteriormente il tutto. Via Turati, per motivi imperscrutabili, è rimasta parzialmente off limits alle macchine. O meglio, chi proveniva da via Arosio poteva imboccarla, chi da corso Milano veniva, invece, dirottato dai vigili urbani verso via Azzone Visconti. Provare per credere.
In realtà poco o nulla di nuovo rispetto a quanto accaduto negli scorsi giorni. L’esempio più lampante quello di via Arosio, da sempre “scappatoia” rapida e indolore al traffico di corso Milano. Oggi, grazie alla soluzione adottata, la strada è diventata una via impraticabile. Code (come da foto sopra, ndr) che arrivano da largo Mazzini fino alla stazione e ancora più giù, mentre il semaforo che prima garantiva il verde almeno due volte a distanza ravvicinata, oggi rispetta la tempistica da lumaca dei semafori di via Turati e via Visconti. Il bello però è che con la chiusura concomitante di via Gramsci, per gli automobilisti che dal centro desiderano raggiungere via Turati, la gimcana è assicurata. Sì, perché non potendo più percorrere l’arteria in questione (né via Manzoni ha subito modifiche alla viabilità di prima), sono costretti ad arrivare fino a piazza Indipendenza e da lì andare poi a prendere la stessa via Arosio. Che, ovviamente, finisce per essere inesorabilmente intasata, senza contare di quanto si allunga il percorso. L’alternativa sarebbe quella di percorrere dal centro via Manzoni e circumnavigare Monza in senso antiorario, ma ci vuole del coraggio specialmente negli orari di punta.
Una nota di colore. Proprio quest’oggi transitavamo da largo Mazzini e nel caos generale un pullman ci ha tagliato la strada. Niente di grave, se non fosse che un agente della Polizia locale ci ha avvicinato dicendo: “Fatelo passare, è grande, prima se ne va e prima si libera la strada”. È consolante sapere di avere la comprensione dei vigili urbani, almeno una volta ogni tanto. Però bastava dirlo che bisogna essere grandi e grossi per affrontare il nuovo largo Mazzini. La prossima volta, magari, prendiamo il carro armato…