La riunione al Binario 7 degli azzurri e la roadmap della giunta
Monza la giunta al varo. Dario Allevi raduna i suoi per aggiornarli sulle trattative della giunta e spuntano i primi malumori. Binario 7 giovedì sera. L’appuntamento è di quelli da non mancare. Si parla di poltrone e deleghe. Tutti in attesa di lui. Il nuovo sindaco. Porta agli astanti il verbo sulla giunta in formazione. Racconta delle trattative con gli alleati. Dice che nulla è ancora chiuso. Che bisogna aspettare. Non è proprio così. Le trattative sulle poltrone sono chiuse. Sui nomi anche. Manca sempre il tassello delle donne previste dalla legge. E il problema Alberto Mariani nella Lega che tiene aperta la questione. Ma soprattutto la collocazione di Rosario Adamo che ha ottenuto un discreto risultato elettorale in termini di preferenze, ma che i “nuovi potenti” di Forza Italia non sanno che farsene.
Monza la giunta e il codice binario
Il ferroviere d’assalto non ci sta a passare. Passi per Massimiliano Longo che andrà a avare l’assessore alla Cultura, Turismo, Spettacolo e Commercio. Passi per Martina Sassoli, già assessore ai bambini nella giunta Romani, ora punta sull’Urbanistica per il suo futuro politico. Sarà affiancata da un superconsulente di cui non è dato sapere il nome. Anche se si hanno alcuni forti indizi in merito. Mistero. Arriva da Saronno. Ha già fatto il vicesindaco a Monza. E’ un brillante architetto. Competente battitore di marciapiedi della politica e dell’urbanistica. Già democristiano di lungo corso. Anagraficamente datato. Ma non si può avere tutto dalla vita. E vista l’età dell’assessore è un pregio. Indizi che non riesco a collegare con il nome. Si può passare sopra a Piefranco Maffè spostato dalla Famiglia alla Pubblica Istruzione (l’assessorato interessa ai ciellini…).
Monza la giunta: una poltrona per due
Ci stanno le altre poltrone in casa Lega. Ma c’è un ma. In politica sempre. La presidenza del Consiglio. Adamo la reclama a gran voce. Gli spetta. E’ il terzo dei votati in lista. Ha esperienza. E’ stato vicepresidente. Non le manda a dire ad Allevi. La scelta di dare due assessori (vicesindaco compreso ndr) alla Lega e la poltrona di presidente del Consiglio, proprio no. Anche perché in casa del Carroccio c’è qualche problema sull’oggetto.
Monzala giunta e la spina Mariani
Si può dire tutto del barista di via Prina Alberto Mariani, ma che non sia chiaro no. Questo non si può dire. Lui è arrivato terzo nelle preferenze nel suo partito non vede perché dovrebbe cedere il passo ad altri che stanno dietro di lui. Conoscendo il suo carattere irruento (il Prefetto di Monza ne sa qualcosa di questo eufemismo) non deve essersi espresso proprio in questi termini con i suoi. Ma vederlo seduto nel posto più importante dell’aula dopo il sindaco, a qualcuno fa rabbrividire. Ricordando epici scontri e insulti del passato. C’è sempre libero il posto da capogruppo. Un contentino vista l’importanza. Cesare Gariboldi permettendo.
Monza la giunta e il resto del convoglio
Federico Arena e Simone Villa in giunta per la Lega con deleghe importanti e la carica di vicesindaco per il secondo. Andrea Arbizzoni allo Sport, eventi, spettacoli ed edilizia sportiva. Desiree Merlini, medico, ha scalzato Maffè all’assessorato alla Famiglia già servizi Sociali. Due donne scelte direttamente dal sindaco al Bilancio di cui una al Bilancio. Niente posti per Giuliano Ghezzi dell’ala romaniana. Ha rinunciato perché dove lavora guadagna di più ed ha più possibilità di carriera. Finirà alla partecipata del gas del Comune nata dalla fusione tra le aziende di Monza e Como. Quando scadrà il mandato che vede alternarsi il presidente di Como con quello di Monza. Niente da fare anche per il leghista Gariboldi. Il posto da consulente in Regione è più redditizio e meno rischioso della poltroncina di assessore.
Monza la giunta e la roadmap
Domenica sera il geometra della real casa, al secolo Francesco Magnano, rientra da Formentera. Sino ad allora nulla si può dire. Lunedì la Lega Nord lo ha chiesto come ultimo termine per chiudere la questione Mariani. Martedì la lista verrà presentata ai vertici di Lega (Salvini), Forza Italia (Gelmini), Fratelli d’Italia (La Russa). Un giorno per riflettere ed usare la lima da parte dei partiti. Giovedì conferenza stampa in pompa magna in contemporanea con uscita de Il Cittadino già in edicola. Sabato 15 consiglio comunale “urbi et orbi” per sancire formalmente i risultati del voto. Almeno per quelli che rimangono a casa e non si sono sciolti al sole. Una fiction a reti unificate sul tipo di 100 vetrine…
Marco Pirola