I corrotti saranno anche milanesi, ma il diavolo che ha offerto “la mela” è di Monza
Monza imprenditore l’altro monzese arrestato
Lorenzo Drago, responsabile del laboratorio analisi del Galeazzi era da tempo residente a Monza.
Monza imprenditore in galera, la cronaca
Quattro primari di ospedali milanesi (due del Galeazzi e altri due del Pini) e un direttore sanitario agli arresti domiciliari. Un altro imprenditore residente a Monza (Tommaso Brenicci) finito in carcere. L’indagine ruota attorno al giro di tangenti che sarebbero state incassate dagli primari e dirigenti per favorire alcune società nella fornitura di protesi ortopediche ai due ospedali milanesi. Punto. Le centinaia di articoli a disposizione sul web raccontano la solita storia con i soliti sospetti. Nella lettura dell’ordinanza del magistrato ho voltato tratto solo un paio di intercettazioni che danno il senso della “miseria” della vicenda.
Monza imprenditore in galera, l’intercettazione
“La Vuitton non ti piace? (…) Stefi e’ possibile che me lo regalino (…) e allora c…. non mi rompere i co…..!”. Cosi’ Giorgio Maria Calori, chirurgo ortopedico del Cto-Pini arrestato stamani nell’inchiesta milanese su presunte tangenti nella sanita’ lombarda, si rivolgeva alla moglie che lo rimproverava per una borsa di lusso che le aveva regalato “evidenziando la necessita’ di essere parchi e limitare le proprie spese voluttuarie”. Il medico faceva, pero’, capire alla consorte “come si trattasse di un regalo ricevuto” da lui da altre persone. Tra l’altro, a Calori tra le utilita’ della presunta corruzione viene contestato di aver ricevuto dall’imprenditore Tommaso Brenicci anche “il pagamento” di una borsa Vuitton per sua “figlia”. L’imprenditore, tra l’altro, in un’altra intercettazione si lamentava perche’ lo stesso Calori gli aveva chiesto “150mila euro in prestito (…) perche’ e’ un po’ in difficolta’ deve pagare il mutuo della casa, porca t…. (…) gliene regalero’ 20-30 dico (…) se inizio a dargli i soldi poi te ne chiede altri (…) ha comprato sta casa da 330 metri ed ha speso 600mila euro per metterla a posto (…) prendono il marmo, il parquet a 500 euro al metro”.