Monza: Immigrati, la sinistra sfila scalza

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Monza, immigrati la sinistra sfila scalza. Scarpe al vento e via, per la strada principale dello shopping monzese incuranti di sporcizia e quant’altro. E se proprio non erano tutti, almeno la gran parte. È stato uno spettacolo inusuale quello andato in scena ieri sera (venerdì per chi legge, ndr) lungo via Italia.

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La sinistra monzese, da quella “partigiana” a quella radical chic, ha partecipato in massa alla “Marcia delle donne e degli uomini scalzi“, la manifestazione nazionale, partita da Venezia, che ha toccato le principali città d’Italia e che ha visto il suo culmine a Milano lungo la nuova Darsena. “È arrivato il momento di rendere pubbliche le nostre opinioni – si legge nel volantino diffuso degli organizzatori – di raccontare la quotidianità e di marciare tutti insieme scalzi per rendere visibile la nostra solidarietà”. Un atto simbolico, dunque, per testimoniare la vicinanza agli immigrati che ogni giorno raggiungono, o tentano di farlo, le coste nazionali in cerca di un futuro migliore.

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Dell’appuntamento monzese si sono fatti promotori Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi e Tavola della pace, ma alla manifestazione hanno aderito da subito i partiti della sinistra, dal Pd a Sel, a Rifondazione comunista, fino a Possibile, il movimento di Pippo Civati. Alla manifestazione era presente anche il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Nicola Fuggetta. Questo nonostante le posizioni di Grillo sulla questione. È stata una marcia per lo più silenziosa (e numerosa, vista la presenza dalle due alle trecento persone) tra due ali di monzesi sorpresi. Molti i commenti, dal più bonario applauso di sostegno al meno bonario: “perché non se li portano a casa loro”.

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I PROTAGONISTI – Vedere l’ex sindaco Michele Faglia scalzo per le vie del centro val bene una passeggiata. Il già primo cittadino, ex consigliere comunale, ha camminato piedi all’aria per tutto il tragitto. Con lui l’attuale assessore allo Sport, Silvano Appiani (che però le scarpe le ha tenute, ndr) e il consigliere “storico” del Pd, Carmine Bubba (rigorosamente scalzo). Anche la vicesindaco Cherubina Bertola, che è assessore ai Servizi sociali, ha deciso per un giorno di buttare le scarpe. Nota di colore: mentre la sinistra over 50 marciava scalza, quella under 30 no. Così hanno fatto il giovanissimo consigliere di Sel, Alessandro Gerosa e il piddino Alessandro Panigada con un paio di calzature difficili da non notare visto il bel color arancione catarifrangente.

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La manifestazione si è conclusa in largo Mazzini con la lettura di un documento che ribadiva i punti principali: la certezza sui corridoi umanitari, l’accoglienza, la chiusura e lo smantellamento dei centri “di detenzione” per i migranti e la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa con il superamento del regolamento di Dublino. A leggere è stata Rossana Currà, sorella di Antonio Currà, il giovane monzese ucciso nel 2003 a Copenaghen, a soli 19 anni, da due cittadini di origine turca.

Simona Calvi 

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