Monza: Il registro delle unioni di fatto? Può attendere

Comune-Monza

Il paradiso può attendere. A Monza, anche il registro delle unioni civili. Dopo la guerra della salamella e l’imbarazzante voto sulla tassa di soggiorno (in cui il sindaco Roberto Scanagatti si è ritrovato solo a dire no all’esenzione per gli studenti votata invece dalla sua maggioranza, ndr) si profila maretta anche sulle coppie di fatto. Un caposaldo della sinistra. O almeno di una parte. Stando ai fatti, per il momento l’unica certezza è che la sempre più solinga presidente del Consiglio, Donatella Paciello ha annunciato che il Consiglio comunale del 20 gennaio è revocato. Niente seduta per votare, appunto, il registro delle unioni di fatto. La motivazione ufficiale? Problemi alla posta certificata. Insomma, un guasto di quelli che possono capitare. Proprio, però, come nella maggioranza di governo dove l’ala moderato – cattolica del Pd sembra non aver gradito la proposta, andando in corto circuito un po’ come la posta elettronica. Un’idea, insomma, che non convince e che rischia di ampliare le distanze  con l’ala più progressista del partito e soprattutto con i suoi alleati. Come Sel. Non a caso a farsi promotore della proposta era stato proprio Alessandro Gerosa, giovane consigliere comunale già balzato alla ribalta delle cronache per il famoso (e pasticciato) dossier sulle nuove destre, in questo caso presidente della commissione che si occupa dell’istituzione del registro. Anche lui dovrà attendere.

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