Stacanovista nel portare dentro i box i senza pass e il ricorso alla magistratura contabile
Monza il re degli imbucati. Oltre al re a monza compare la corte. Quella dei Conti investita del problema rinnovo del contratto. Imbucati o se volete, elegantemente, dei portoghesi. La palma d’oro quest’anno va ad Angelo Sticchi Damiani. Il presidente Aci Italia in corsa per il rinnovo della carica, è entrato subito nello spirito di Monza. Fresco e contento per essere entrato nel Guinnes dei primati con la stretta di mano più costosa della storia per via dei 68 milioni di euro di contratto con Ecclestone.
Monza il re e i box
Sabato Sticchi Damiani si è dato da fare. Una visita ai box non è proprio alla portata di tutti. Ed infatti per entrare occorre un pass particolare e superare i tornelli della sicurezza. Se poi a chiederlo è un bambino. Come dire di no. Così il predicente di Aci Italia, romano de Roma ha fatto il portoghese. O meglio fatto entrare senza pass un po’ di gente. Così tanto per far vedere chi è dal momento che negli altri anni passati non aveva osato tanto. Un peccato veniale che si può perdonare visto che è lui che ha condotto la trattativa con Bernie Ecclestone ed è riuscito a portare a casa una stretta di mano. Per ora.
Monza il re e la guerra del pistone parte prima
Il duello fra i due autodromi (Imola e Monza) per mantenere o far tornare la F.1 in pista è una questione tutta italiana. Monza ha lavorato dietro le quinte per costruire un rinnovo che la storia, la tradizione e gli stessi piloti vogliono che continui su questo tracciato. Ha trovato “miracolosamente” con questi tempi da lupi e tali chiari di luna pure i soldi. a guastare la festa c’è Imola che non lascia, ma raddoppia. Imola ha avvelenato la festa di Monza e quando sembrava tutto finito c’è ancora il dubbio su come andrà a finire.
Monza il re: Sticchi Damiani
“E’ Aci l’autorità sportiva nazionale che assegna la corsa – ha più volte dichiarato il presidente – e l’accordo raggiunto mettendo insieme il territorio, come Regione Lombardia, il governo e gli enti locali dimostra quanto sia stata difficile la trattativa e il GP d’Italia è e sarà Monza. Punto”.
Monza il re e la guerra del pistone parte seconda
Il Codacons va all’attacco del Gran Premio di Monza di F1. “I costi del Gp di Monza ricadranno per i prossimi anni sui cittadini italiani. Costretti a subire una decisione presa dall’alto dal Governo per accontentare tutti, Aci, Lega Nord, Coni e politici locali – denuncia il Presidente Carlo Rienzi – Per salvare infatti il Gran Premio si è ricorso ai fondi del PRA. Ossia il Pubblico registro automobilistico, servizio “doppione” della Motorizzazione Civile finanziato da tutti gli automobilisti italiani. Non solo. La Regione Lombardia ha versato altri 20 milioni di euro. Di fatto, quindi, si salva il Gp di Monza con i soldi pubblici. Nonostante l’evento possa contare su miliardi di euro di pubblicità da parte degli sponsor privati legali alla F1. Riteniamo gravissima la decisione di salvare il Gp di Monza con i soldi dei cittadini, e presentiamo un esposto urgente alla Corte dei Conti della Lombardia e a quella del Lazio, affinché sequestrino la documentazione relativa al rinnovo della gara per i prossimi 3 anni verificando se siano ravvisabili danni per la collettività o usi distorti dei fondi pubblici”. conclude Rienzi.
Marco Pirola