Monza il processo come il latte. Scade sì, ma quando?

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Una tavola rotonda sul tema della riforma della prescrizione nei processi

Monza il processo è un po’ come il latte. Scade sì, ma quando? L’ombra del processo senza fine che poi è il titolo della serata, non è come una foto su Tick Tok. Il social delle più o meno quindicenni che va di moda oggi e frequentato anche da politici attempati a caccia di like. Neppure come un post sovranista di quelli duri, puri, incazzosi che si leggono ad ogni piè sospinto pure questi in cerca di consensi. E nemmeno l’ultimo appello delle “sardine” della sinistra che vogliono spazio. Non ha pretese, ma è coraggiosa. Non fa massa critica, ma stimola. Nemmeno è uno slogan politico, ma un’iniziativa. Un “pungolo” quello che va in scena questa sera (giovedì 21 novembre ndr) alle 20.30 allo Sporting Club di Monza. “L’ombra del processo senza fine” fa riflettere come certi film di Wim Wenders.

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Se vi aspettate il solito cinepanettone natalizio, non preoccupatevi, rimanete pure comodi sul divano a gustarvi il trailer. Ce ne faremo una ragione. Si parlerà della lentezza della giustizia, di difesa, di termini, di proposte. Sappiamo benissimo che le riflessioni fanno “paura” perché costringono a pensare. Almeno stavolta, niente fumi tossici della politica. Con tali chiari di luna c’è ancora qualcuno che ha voglia di parlare ed esporsi su temi caldi. Mettendoci la faccia. Argomento pregnante direbbero quelli che sanno parlare bene e magari scrivere ancora meglio. Non è una serata qualunque. E nemmeno per addetti ai lavori. Si parla di prescrizione dei processi, della riforma in atto. È vero, ma se le leggi le fanno gli “iniziati” le conseguenze le “paghiamo” tutti noi. Quindi è necessario capire.

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I cavalieri che fecero la tavola rotonda

Certo un argomento come il panettone se sia più conforme al comune sentire quello con i canditi o senza, va per la maggiore di questi tempi e con tali chiari di luna. Eppure vale la pena soffermarsi un attimo. Per comprendere. Magari facendo uno sforzo. Ed ecco allora una “tavola rotonda” dal sapore “antico” tra magistrati ed avvocati su un tema scottante come quello della prescrizione alla ribalta della cronaca di questi giorni. Il parterre de rois è di tutto rispetto direbbe Gianni Brera. Da Manuela Massenz, procuratore della Repubblica a Vittorio Sala, presidente dell’Ordine degli Avvocati e Vinicio Nardo, suo omologo del Foro di Milano. Da Alessandro Rossato, magistrato della sezione Penale a Maura Traverso, presidente della Camera penale di Monza. Ultimo, ma non ultimo, Marco Negrini, avvocato, penalista, quello che ci ha messo la faccia volendo fortemente la serata.

Marco Pirola

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