Monza, il Ministro Giannini promuove le scuole della Brianza

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Brianza, la scuola della Brianza promossa dal ministro. Mina, la cantante, non avrebbe saputo fare di meglio. Parole, parole, parole cantava con Alberto Lupo negli anni Sessanta. Stefania Giannini, titolare del ministero della Pubblica Istruzione è venuta in Brianza per tranquillizzare utenti e operanti sulla sparizione del Provveditorato alla Scuola. Mentre il territorio della Brianza assomiglia sempre più ad uno spezzatino di cui Milano mangia la parte “nobile” senza grasso, per il ministro non succederà con il Provveditorato.

COSA SUCCEDE IN BRIANZAConfindustria di Monza e Brianza sta per essere “succhiata” dalla milanese Assolombarda. I sindacati della Brianza non sono da meno. La Cisl si unisce con Lecco. Rimane il rubus della Scuola. Dove, nell’incertezza sul futuro della Provincia nata nel 2009, dalla quale nonostante la già corposa cura dimagrante, il Governo vuole tagliare dipendenti (ma non competenze) da spedire in Regione Lombardia, sembra finire in un successo la battaglia per tenere a Monza il Provveditorato agli Studi. Sembra. A parole, sicuramente. Va detto che quello di Monza e della Brianza non è mai stato veramente separato da Milano.

IL MINISTRO IN VISITA A MONZA – Dopo una crociata dei parlamentari di zona, da Forza Italia al Pd e alla Lega Nord, è il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, giunta nella città della Villa Reale per incontrare le scuole e le autorità locali, ne è convinta. «Correremo per il completamento dell’ufficio scolastico provinciale», assicura l’esponente del Governo Renzi. Completamento, già.

I DATI DI MONZA E BRIANZA – Il bacino della provincia da 870mila abitanti, la designazione degli insegnanti avviene di fatto ancora da Milano. Per una questione solamente burocratica. L’ufficio, o Provveditorato, come una volta si chiamava, non possiede i «codici meccanografici». Ciò significa che la sede di Monza non ha una «targa» e quindi non può svolgere azioni in proprio. Questo sin dal 2009, anno di entrata in vita della nuova Provincia, separata da Milano. Considerata la precarietà nella quale vive la Provincia, con l’autonomia del territorio brianzolo, nessuno avrebbe scommesso che l’indipendenza mai arrivata in cinque anni si sarebbe concretizzata ora, in tempi di tagli. Ma il Governo va in direzione contraria. Questo anche dopo la mobilitazione della politica locale. A chiedere al ministro di fare presto, però, non sono stati i politici. Ma i presidi delle scuole cittadine.

Il Provveditorato di Monza e Brianza
Il Provveditorato di Monza e Brianza

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