Monza Gran premio Formula 1 in rosso, ma non Ferrari

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L’ultimo Gp d’Italia ha chiuso con una perdita di circa 12 milioni al netto di tutti i contributi

Monza Gran premio Formula 1 ad essere in rosso sono i conti. Il primo invito rinnovare il contratto per la Formula Uno lo ha declinato. Lui è Angelo Sticchi Damiani, il vero padrone del circuito di Formula 1 più famoso al mondo. “Sto aspettando che la situazione si chiarisca. Oggi le cifre “sono troppo alte”. Il presidente di Aci, ha sulle spalle e soprattutto nel portafoglio la responsabilità del futuro del Gran premio d’Italia a Monza. Monza per il Gp di quest’anno, l’ultimo in base all’accordo triennale sottoscritto con l’ex patron Bernie Ecclestone, deve pagare 24 milioni. Per un rinnovo dal 2020 al 2024 si parla di una cifra complessiva di oltre 122 milioni di dollari. Quasi 25 milioni all’anno. Troppi soldi che Aci non ha.

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Angelo Sticchi Damiani, presidente Aci Italia

Monza Gran Premio Formula 1, la cassa piange

Ormai nell’organizzare una kermesse di Formula 1 è difficile perderci poco. Conti alla mano, l’ultimo Gp d’Italia ha chiuso con una perdita di circa 12 milioni. Al netto di tutti i contributi e dei proclami post gara. E’ stato così anche l’anno precedente nel 2017. Va detto che si tratta non è soltanto di un problema che riguarda la pista di Monza. Per questo meno di due mesi fa la Fopa, ovvero l’associazione degli organizzatori del Gran premi, aveva inviato una lettera di critiche a “Liberty Media”, l’americana proprietaria del circus. Lettera sottoscritta a Londra da 16 rappresentanti su 21 del totale dei Gp.

Monza Gran Premio Formula 1, Monza piange, Miami ride

Ad aggravere le cose la decisione di portare la F1 a Miami praticamente a costo zero per il primo anno. Si aggiunge poi il forte sconto avuto da Singapore per il rinnovo. Se qualcuno ride, Monza piange perché i costi attuali della gara italiana non sono più sostenibili. A ruota: Barcellona, Silverstone, Hockenheim. Città del Messico ha assicurato il 2020 mentre per il 2021 il governo messicano ha già detto di non voler più pagare cifre da capogiro.

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