Monza, Gerusalemme-Monza sola andata. Non è la prima volta che Monza e Brianza organizza eventi di beneficenza, ma questa volta lo fa con una serata del tutto particolare. Venerdì 12 Dicembre, alle ore 20 al Teatro Villoresi, piazza Carrobiolo Monza, verrà proiettata la tanto discussa pellicola cinematografica “7 Km da Gerusalemme”. L’incasso sarà devoluto a favore del progetto SLAncio.
LO SCOPO – SLAncio è un progetto di solidarietà promosso dalla “Cooperativa La Meridiana” di Monza per la costruzione di un centro dedicato a malati di SLA e pazienti in Stato Vegetativo.
IL FIL SCANDALO PROIETTATO A MONZA – Da tempo ormai si parla di “7 Km da Gerusalemme”, pellicola risalente al 2007 e diretta dal regista Claudio Malaponti. E’ la storia di Alessandro Forte, pubblicitario 43enne il quale, in piena crisi esistenziale, si trova quasi per caso a partire per la Città Santa. Tra la sabbia e le colline del brullo deserto, sulla strada verso Gerusalemme incontra un uomo scambiato per un bizzarro artista di strada, che dice di chiamarsi Gesù. Dopo l’iniziale sconcerto, tra i due nasce un intenso legame fatto di interrogativi e confronti, causa di un forte cambiamento nell’esistenza di Alessandro. Mentre passano sullo schermo i flashback della sua vita si colgono, come in una rappresentazione figurativa, la crescita spirituale del protagonista unitamente agli illusori miraggi del mondo moderno. Dal punto di vista cinematografico sono di grande richiamo gesti come la frazione del pane e i momenti in cui Gesù appare e scompare, ma anche il moderno Messia che beve Coca Cola e in macchina si allaccia la cintura di sicurezza. Il film è un tentativo di collegamento ideale tra Oriente e Occidente, ma non è mancato certo alle critiche morali e religiose: infatti La filiale italiana della multinazionale della Coca Cola inizialmente non ha visto di buon occhio Gesù con in mano la famosa bibita e ha mandato una lettera legale imponendo di eliminare la scena perché non può accettare che l’immagine di Gesù diventi tramite pubblicitario.
Alice Candon