Monza Forza Italia come i Pooh: reunion per le elezioni

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Mercante in Fiera nel centrodestra: torna Boneschi e la vecchia band di Marco Mariani

Monza Forza Italia un po’ come i Pooh. Una reunion per tentare di rimanere in classifica nella hit parade delle elezioni della prossima primavera a Monza. Il Facchinetti della band (quest’ultima parola senza la A…) è stato lui. Cesarone Boneschi. Sparito nei mari del Sud è riapparso dall’apnea durata quattro anni durante i quali l’hanno visto solo i pesci tropicali. Ma lui agli squali ci è abituato. In politica. Con il casino che c’era a Monza (scandalo Sangalli e altro…) meglio immergersi altrove per un po’. Ora la quarantena è finita. E’ riapparso dall’immersione dalle parti del Mida di Luigi Moretti, Marco Mariani e compagnia cantante. Una reunion politica così tanto per tirare a campare in attesa che qualcuno decida chi sia il rivale di Roberto Scanagatti. Lui, Cesarone, ha le idee chiare. Riempire lo spazio  lasciato vuoto dalle macerie del centrodestra a Monza.

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Monza Forza Italia: la riunione

La solita storia cantavano i Pooh nel 1966. La solita storia si è ripetuta mercoledì sera. Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Destra di Storace. Da Domeico Riga, responsabile cittadino azzurro che bacchetta il leghista Alberto Mariani per il ritardo. Dal mago Meloro già assessore al Bilancio per volere dei fratelli La Russa nell’ultima giunta di centrodestra. Alla Lega in gran completo passando per una new entry come Mirco Radicula, responsabile di Monza della Fiamma Nazionale, partito di estrema destra. Naturalmente c’era al gran completo anche la destra più moderata come quella di Storace. L’unico partito monzese che può dire di conoscere personalmente tutti gli elettori da quanti sono. Tutti a domandarsi che fare e a preparare il terreno per Dario Allevi che dallo stesso palco, a luglio, aveva proposto la sua candidatura a sindaco. Per la verità né Forza Italia né la Lega gli hanno ancora risposto. Ma la band Boneschi-Mariani-Moretti continua a suonare per lui.

 

Monza Forza Italia: qualche retroscena

Si è passati dal litigio sulla puntualità cui Domenico Riga tiene molto e che ha rotto la noia di questo tipo di “concerti” politici. Poi Rosario Adamo, il consigliere comunale di Forza Italia, ha provato a fare il “furbo”. Ha proposto la candidatura a sindaco di Martina Sassoli. Donna, giovane ed eterna promessa della politica nostrana. Ma Adamo è bravissimo come politico, un po’ meno come prestigiatore. Anche i bambini si sono accorti del trucco e dell’inganno. Un nome buttato lì così serve solo ad una cosa. A bruciarlo. Anche perché l’ex “assessore ai bambini” della giunta Romani lo sanno anche i sassi che fa il tifo per Dario Allevi.

Monza Forza Italia: c’è folla a destra più uomini che voti

Poi il tentativo del colpo gobbo della Destra sociale. In corridoio a margine della reunion, la proposta della Destra di Storace a Fratelli d’Italia. Corriamo assieme con un’unica lista, vi diamo il simbolo così facciamo meno fatica. Certo. Come l’ultima volta che quai non riuscivano a raccogliere le firme se non fosse stato per l’aiutino dei camerati di Alleanza Nazionale. Figuriamoci poi se Giorgia Meloni che a Roma ha il dente avvelenato con Storace, dà il via libera all’operazione. Eppure qualche “pollo” di Fratelli d’Italia presente in sala stava per abboccare. Il mago Meloro che proprio sprovveduto non è, ha risolto la questione con un: no, grazie abbiamo già dato.

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Monza Forza Italia: Il ritorno di Boneschi

Cesare Boneschi, ex socialista, ex amico di Claudio Sarimari, il re delle cooperative di Brugherio. Amico, uomo di Paolo Romani a Monza quando quest’ultimo era il re delle ragazze Cin Cin. Nella legislatura in cui Marco Mariani ha fatto il borgomastro si è distinto per la sua intraprendenza. Responsabile delle municipalizzate era stato con Dario Allevi uno degli sponsor di Antonio Crippa nelle nomine che Monza aveva fatto in Agam-Acsm2. Di più. Con Crippa era in affari. Leciti per carità e lui dallo scandalo non è stato toccato. Con il suo esilio nei mari del Sud a fare immersioni è andato “in sonno”. C’erano 170mila buone ragioni per sparire per un po’. Farsi dimenticare dopo l’affare della volumetria concessa dal Comune sull’area degli Artigianelli. Uno scempio edilizio in pieno centro. Ma Cesarone è così quando incontra sulla sua strada qualche difficoltà. Si immerge. Del resto lui è il Roby Facchinetti dei Pooh. La sua filosofia? Come cantavano i Pooh: Ci penserò domani…

Marco Pirola

 

 

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