Monza e Brianza leader nell’export di elettronica
Monza export, le vette del ‘Made in Brianza’ sui mercati internazionali. Un’eccellenza e tante potenzialità. Questo il risultato che emerge da elaborazioni da parte dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. Su dati Istat Coeweb. In relazione al primo semestre 2016. Bene, il ‘made in Brianza’ vola, in tutti i sensi, se è vero che l’elettronica risulta il comparto brianzolo con maggiori indotti su scala nazionale. Con 305 milioni di euro e un incremento del 24,9% dell’export dal 2015 al 2016. Rese di livello anche per il reparto mobilio, 413 milioni di euro in valore assoluto, e il settore farmaceutico, 191 milioni.
Monza export: gli altri orgogli brianzoli
Introiti di rilievo si segnalano anche per l’esportazione di metalli di base ferrosi, quelli non ferrosi e i combustibili nucleari. E seppure in netto calo rispetto al 2015, presi assieme inducono introiti complessivi per 205 milioni. Inoltre fanno della Brianza la settima provincia italiana per export nel settore. Stessa posizione per l’export di prodotti chimici di base, fertilizzanti, prodotti azotati, materie plastiche, gomma sintetica.
Monza export: il commento
Alla luce dei numeri, ecco il commento soddisfatto di Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza. “Il valore del Made in Brianza, oltre che garanzia dell’origine del prodotto, rappresenta un elemento di riconoscibilità delle nostre imprese. Si tratta, infatti, di un valore non solo economico ma di “reputazione”, che le nostre aziende hanno saputo coltivare. Grazie anche agli investimenti sul capitale umano. Il made in Brianza è riconosciuto e apprezzato all’ester. Le nostre imprese, lavorando sulle reti lunghe della globalizzazione, da sempre guardano al mondo come orizzonte di sviluppo. Come Camera di commercio siamo impegnati a fornire gli strumenti, le competenze, le reti e il know how alle piccole e medie imprese per renderle più competitive a livello internazionale”.
Matteo Lucchini