Monza dice addio all’Esercito per le strade della città

Ciao soldati e Monza dice addio ai militari dell’esericp. Finita l’operazione strade sicure

E’ un ciao e non un arrivederci. Monza dice addio all’Esercito. Sette mesi di presenza costante e rassicurante con il pattugliamento continuo e controlli nei luoghi più s”delicati” di Monza. Dalla primavera scorsa un presidio di soldati teneva sotto costante controllo i luoghi sensibili di monza e ora se ne sono andati. Il progetto “Strade sicure”, fortemente voluto da Giovanna Vilasi, prefetto di Monza è giunto al termine. Mancano i fondi proprio ora che la loro presenza rassicurante accettata e benvoluta dai monzesi, era quanto mai opportuna. Ciao soldati, la presenza rassicurante delle jeep un po’ “agèe” era diventata una costante. la loro presenza era tutt’altro che discreta e si notava anche nelle periferie. Visti con occhio benevolo anche dalla sinistra di governo (il Comune ha fatto la voce grossa per farli rimanere). Coccolati dai monzesi ora se ne devono andare. La fine dell’ingaggio è arrivata nel momento meno opportuno visto che il livello di allarme per eventuali attentati terroristici è arrivato al massimo.

I SOLDATI – Le pattuglie di militari a bordo di jeep avevano iniziato a fare le ronde sette mesi fa. Sotto stretto controllo i luoghi più importanti di Monza. Il Duomo, il centro storico, Il Palazzo del Comune, l’Arengario,  il Tribunale in piazza Garibaldi, la Prefettura. Ma anche Villa Reale, l’Autodromo e il Parco e le sedi di alcuni  giornali. L’operazione, era nata grazie a una collaborazione fra ministero degli Interni e ministero della Difesa all’indomani del grave attentato a Charlie Hebdo a Parigi.

 

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