Monza e Brianza Provincia la Lega e l’Opa su Forza Italia

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Accordi stracciati, dispetti ed esclusione nella composizione delle giunte comunali

Monza e Brianza Provincia la Lega lancia l’Opa su Forza Italia. La parola d’ordine di quello che era il Carroccio, è una sola. Dal vincere, vinceremo di mussoliniana memoria, si è passati a qualcosa di più prosaico. “Qui comando io e questa è casa mia”. Che poi fa tanto Giliola Cinquetti. Andrea Villa, segretario provinciale, si trova a gestire un “negozio” cresciuto in fretta anche da queste parti. Da buon scaffalista  dell’Esselunga, è abituato a mettere ordine tra i reparti nella speranza di essere promosso magari alle “casse”. Che per lui non sono altro che la riconferma nel ruolo attuale di segretario provinciale. Come? Facendo fare alle realtà locali (Giusssano, Briosco, BesanaConcorezzo, Misinto, Sovico) quello che vogliono. Rielezione assicurata. In questa operazione ha un alleato fortissimo Andrea Crippa da Lissone. Quello delle telefonate al museo egizio fresco di nomina e fiducia come numero 2 della Lega Nazionale.

Monza e Brianza Provincia all’inizio fu Giussano

C’eravamo tanto amati per 20 anni o forse più. C’eravamo poi lasciati non ricordo come fu. Ma una sera c’incontrammo per fatal combinazion. La colonna sonora di questo articolo scivola lenta in questa afosa quasi estate del 2019. Un tempo c’erano gli accordi pre elettorali su candidati in corsa ed assessori in caso di vittoria. Una sorta di Vangelo scritto che nessuno aveva mai osato mettere in discussione una volta siglato. Ora la musica è cambiata. Prima il caso di Giussano dove era dovuto intervenire Matteo Salvini in persona per risolvere la “cazzatta” fatta dal neo sindaco Marco Citterio costretto a fare retromarcia. Due erano gli assessori che spettavano agli azzurri compreso il vicesindaco, zero quelli che aveva dato al primo giro di deleghe. Documenti stracciati e amaro calice bevuto a piene mani.

Monza e Brianza Provnica l’Opa leghista

Poi era toccato ai forzasti di Briosco rimanere a secco di deleghe. A Besana Brianza la Lega “indigena” ha avuto la pretesa non solo di riconoscere un solo assessore, ma ha preteso di sceglierlo lei. A Sovico bisognava far posto ad una vecchia conoscenza della politica leghista, fuori tutti. Compreso Fratelli d’Italia che conterà come il 2 di picche quando la briscola è quadri, ma si è sempre dimostrata Ascaro fedele. A Misinto dove la maggioranza è di una Lista civica vicina a Forza Italia, la Lega vuole nominare un assessore di Lazzate che è già consigliere comunale di quella città. A Concorezzo niente vicesindaco come da accordi per Fi.

Monza e Brianza Provincia, l’elezione del presidente

Il 26 luglio si vota il presidente. La geografia politica è cambiata e la poltrona, numeri alla mano, spetta, al centrodestra. Secondo la legge dei “grandi numeri” che in politica si chiama accordo, il posto spetta alla compagine di Matteo Salvini. E ci sta. La Lega nostrana però è come quell’automobilista che ha un sacco di benzina (voti), ma non le taniche per portare da sola il carburante. Punta le sue carte sui sindaci di Giussano e Concorezzo. Tutti e due con una grande esperienza. Ben 15 giorni di amministrazione alle spalle. Forza Italia il candidato l’avrebbe. Laura Ferrari sindaco di Lentate. Donna di bella presenza, avvocato stimato, amministratore di esperienza e capacità, ben voluto in Brianza. Ed è pure moglie del capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo senza che questa “carica” abbia mai influito sulla sua carriera. Potrebbe bastare ed avanzare. No, la Lega pretende di più. Vuole molto di più. Vuole tutto. Il Pd sbatacchiato dalle urne, sorride sornione. Stai a vedere che alla fine l’Opa della Lega porterà dagli zingarelli di cui la Brianza è piena allo Zingaretti…

Marco Pirola

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