I soldati silenziosi al fronte: dai farmacisti ai ragazzi della Croce Rossa, tutti in trincea
Monza e Brianza il bollettino di guerra aggiorna le cifre mentre il territorio organizza la resistenza al virus. Nel silenzio generale rotto dal suono di una tromba anche da queste parti alla periferia di Monza, si combatte. Di notte l’unico rumore che rompe il buio è quello delle sirene delle ambulanze. Ininterrotto. Grande lavoro per la Croce Rossa. Mirko Corbetta per gli amici solamente “il colonnello” per sottolineare la sua grande esperienza sul campo. E Andrea Paleari (che ancora il soprannome non l’ha, ma glielo troviamo presto) sono due di lungo corso. Il primo poi di lunghissimo. Nella vita “normale” anche se di questi tempi da lupi e con tali chiari di luna parlare di normalità è quanto mai azzardato, non si sopportano proprio. Hanno carattere dicono. Dico. Ci voleva il Coronavirus per farli andare d’accordo. Raccolta fondi, scartoffie e similari il secondo. Organizzazione, operatività, turni massacranti il primo. Senza nulla togliere agli altri loro due su tutti.
Monza e Brianza farmacisti d’assalto come sul Carso
Chi l’avrebbe mai detto guardando dalle vetrine che i farmacisti si sono trasformati in arditi in questa lotta al nemico silenzioso. Armati di pazienza, competenza, rassicurano, consolano dispensano amuchina e consigli a tutto spiano. Sono tra i più esposti a Monza e Brianza la situazione è identica per tutta la categoria. A tal punto che la Farmacom, la società pubblica che ha 11 farmacie a Monza, è stata costretta a mettere una barriera di plexiglass tra il bancone e i clienti perché la distanza di sicurezza non bastava. Vi tralascio i particolari di cosa trovano sul vetro quando puliscono. Da non credere. In questi primi giorni di guerra forzata due nomi su tutti. Maurizio Brambilla che di solito fa il direttore generale si è superato. Non è facile muoversi negli acquisti di settore in questo momento. I prezzi aumentano e così pure le incazzature per chi deve far quadrare i conti. L’altro è Vito Potenza, il presidente silenzioso che ha mollato la sua attività privata di commercialista e si è dedicato anima e core a Monza. Ai carabinieri in congedo di cui è il responsabile provinciale, impegnati nell’attività di protezione civile e alle Farmacie appunto.
I dati della curva
In Lombardia i casi positivi a venerdì 13 marzo sono 9.820. Giovedì: 8.725. Mercoledì: 7.280. Martedì: 5.791. I morti: 890 venerdì. 744 giovedì. Mercoledì: 617. In terapia intensiva: venerdì 650. Cinquanta in più di giovedì. I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.435/4.247/3.852/3319/2.802/2.217/1.661 (i dati vanno letti a scalare ndr). I tamponi effettuati 32.700/29.534/25.629/21.479/20.135/18.534/15.778. I dimessi venerdì 1.198, giovedì erano 1.085. A Monza e Brianza a ieri si registravano 143 casi contro i 130 di giovedì e gli 85 di giovedì. A Sondrio 23, Milano 1.307
Monza e Brianza i malati “positivi” nel dettaglio
I dati si riferiscono ai comuni in cui sono stati accertati almeno 5 malati. MONZA: 34 – LISSONE: 9 – VIMERCATE: 8 – NOVA MILANESE: 8 – AGRATE BRIANZA:7 – CESANO MADERNO: 6 – DESIO: 6 – SEREGNO: 6 – BRUGHERIO: 6 – LIMBIATE: 5 – BESANA BRIANZA: 5