Due caccia militari in volo stavano intercettando un aereo sospetto
Monza due boati sono stati uditi nel cielo della Brianza. Erano le 10.15 quando un forte scoppio si è sentito dal centro di Monza fin in alta Brianza a Renate e Macherio. Inizia il solito rituale di ogni notizia per chi lavora in una redazione di un giornale. L’amico che ti chiama al telefono, la vicina di casa che suona il campanello. Il bombardamento mediatico su Facebook. Forse Zuckerberg avrà qualcosa da farsi perdonare. Bomba, attentato, una fuga di gas (di questi tempi ipotesi tutte plausibili…). Ed infine si scopre che erano due caccia militari che volavano a bassa quota ed hanno superato la barriera del suono provocando gli scoppi ravvicinati. Ma che ci stavano facendo due aerei a quella velocità ed ad una quota molto bassa di solito interdetta ai voli militari? Intercettazione rispondono seccamente dalle Forze dell’Ordine. I precedenti nella nostra zona non mancano di certo. Vedi l’aereo da turismo che il 18 aprile 2002 si è schiantato sul Pirellone.
Monza due boati: gli scoppi
A un primo colpo assordante, ne è seguito un secondo. Un tonfo secco imile all’esplosione di una bomba. Segnalazioni sono arrivate anche dalle vicine province lombarde (Varese) e piemontesi come Verbania. Il boato è stato sentito anche in Canton Ticino in Svizzera. Forti al punto da far tremare i vetri delle abitazioni e richiamare la gente in strada. I botti che hanno turbato la tranquillitá della mattinata sono stati seguiti dal tipico rumore di velivoli militari che si allontano. I tuoni “fuori ordinanza” siano da attribuire a due caccia decollati dalla base di Cameri per un’attività di intercettazione che, in volo hanno superato la barriera del suono. La base di Cameri è in prima linea nella difficile opera di intervento in caso di velivoli sospetti che solcano lo spazio aereo italiano.
Marco Pirola