Monza droga in città di spaccio, di consumo ed arresti. Sarà anche un trend nazionale, ma anche nella capitale di quella che un tempo era la Brianza felix, Monza la droga c’è. Eccome. L’offerta esiste perchè la domanda di “paradisi sintetici” è in aumento pure da queste parti. Lo aveva detto qualche giorno fa il Questore Davide Sinigalia. Lo ha testimoniato la ragazzina minorenne accompagnata a comperare eroina dai genitori disperati. Le manette di questo inizio settimana sono una conferma di quello che i monzesi vedono ogni giorno. Droga dappertutto. O quasi.
Monza droga in città
Operazione “Dedalo” della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza. Indagati 61 soggetti e 53 manette Tra i clienti dei pusher anche studenti minorenni“. La notizia potrebbe finire, ma si farebbe un torto a chi (la Polizia) ha speso energie e tempo in un’indagine che ha portato alla luce anche un nuovo tipo di droga sintetica che va per la maggiore. Purtroppo anche quaggiù.
Lo spaccio tra le altalene
Le altalene, i giochi per i bambini, le panchine diventate “bancarelle” di droga dove si poteva trovare tutto ad ogni ora del giorno e della notte. Quel pacchetto dimenticato da Dio e dagli uomini per bene, ma non dagli spacciatori e tossici, non era stato scelto a caso. Sta proprio ai confini della “mala movida” monzese. Vicino ai locali di via Bergamo. E quel posto era diventato una Scampia in miniatura. Tutto ruotava attorno alle “vedette” che presidiavano il parchetto trasformato in una delle più attive piazze di spaccio.
L’aggressione a Brumotti
In quel fazzoletto di un verde spelacchiato, trasformato in una “roccaforte” dello spaccio, lo scorso gennaio era stato aggredito l’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti con due collaboratori.
Monza droga in città
“Lo spaccio di sostanze stupefacenti è un fenomeno diffuso che in alcune aree della città era arrivato a livelli non più sostenibili” ha spiegato il procuratore capo Claudio Gittardi, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione dei risultati dell’operazione. Un problema con un risvolto anche sociale, ha ribadito, che coinvolge anche i giovanissimi.
Il blitz
Il blitz è scattato nel pomeriggio di lunedì 12 ottobre. La Squadra Mobile della Questura di Monza, ha lavorato in collaborazione con 160 uomini di rinforzo inviati dal Ministero dell’Interno e con i colleghi di altre province. Gli spacciatori sorpresi sul posto di “lavoro”. L’indagine – denominata “Dedalo” proprio per la complessità di rapporti emersi tra i diversi soggetti, di etnie differenti, ma in rapporti di reciproca collaborazione tra loro – è iniziata nell’ottobre 2019 ed è stata coordinata dai sostituti procuratori della Procura della Repubblica di Monza Salvatore Bellomo e Sara Mantovani. Ora 38 persone si trovano in carcere, 2 soggetti sono invece agli arresti domiciliari e per gli altri 13 è scattato il divieto di dimora nelle province di Monza e Brianza, Milano, Como e Lecco. “
Pausa pranzo
A garantire che tutto filasse liscio e non vi fossero “sorprese” c’erano anche le vedette, appostate tra le panchine del parchetto, ma anche nei dintorni. A piedi o in bici, pronte ad avvisare i pusher. Il parchetto di via Visconti era sempre affollato. Uno smercio che non poteva essere interrotto se non per la pausa pranzo a cui nemmeno i pusher rinunciavano. Ogni giorno infatti alla stessa ora qualcuno arrivava con un sacchetto pieno di vivande e le distribuiva. Individuati anche i fornitori attivi anche fuori da Monza, nella zona di confine tra le province di Lecco, Como e Sondrio.
Monza città di spaccio
Sono stati recuperati due chili di marijuana, 200 grammi di hashish, 200 grammi di cocaina e 200 grammi di eroina. Insieme al 10mila euro in contanti e a un nuovo tipo di sostanza, la “gardella”, per la prima volta sequestrata a Monza.
Spunta anche la “gardella”
Insieme alla cocaina, alla marijuana e all’eroina i poliziotti hanno rinvenuto anche la “gardella hash”. Una sostanza apparsa di recente nel mercato degli stupefacenti. Una novità per Monza. Si tratta di un particolare tipo di sostanza che è un mix di hashish e marijuana. Ottenuta dalla triturazione di quest’ultima poi ricompattata come resina con un principio attivo del valore di quasi dieci volte quello rintracciato in una dose di marijuana o hashish convenzionale. La “gardella” sequestrata ammonta a quasi un chilo con 600 grammi intercettati durante l’indagine e ulteriori 200 grammi sequestrati martedì durante il blitz in via Azzone Visconti, sempre a carico dello stesso pusher.
Marco Pirola