
Quella voglia di anni Sessanta e Settanta – di botte, agguati e pure morti – da parte dell’estrema sinistra non finisce di stupire. Ci sta per chi non sa guardare al futuro (a destra come a sinistra) senza dover trovare per forza il nemico. Ma il consigliere Alessandro Gerosa nel presentare in Consiglio comunale a Monza di questa sera (giovedì 7 novembre, ndr) un dossier con nomi, cognomi, professioni (mancava solo l’indirizzo di casa) dei ragazzi di Lealtà e Azione (organizzazione di destra con sedi in tutta Italia, Monza compresa) ha fatto una dimenticanza non da poco.
Un parente suo. Lo zio. Romano Villa, ex consigliere comunale di Forza Italia e noto appartenente ad organizzazioni di estrema destra. In passato e pure nel presente. Dichiaratamente fascista, Romano Villa, zio del consigliere di Sel, per gli amici semplicemente Rommy, non ha mai fatto mistero della sua fede. Anzi. L’unico neo ha sempre riconosciuto di avere un nipote (Gerosa appunto) un po’ “sbadatello”. Come dare torto allo zio di Gerosa non tanto per la sua militanza, ma proprio per questa mancanza, ma soprattutto per quella che suona come una lista di proscrizione. Del resto le pecore nere o rosse in famiglia non mancano mai… dipende da che lato si guardano.