Bancarotta: nei guai quattro imprenditori e due commercialisti brianzoli (padre e figlio)
Monza commercialisti si fregano pure gli alberi da un fallimento. Una famiglia di commercialisti è stata arrestata. I militari della Guardia di Finanza di Monza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e interdittiva. Ordinanza emessa dal Gip di Monza. Nei guai quattro imprenditori e due commercialisti brianzoli (padre e figlio), collaboratori del Tribunale di Monza con incarichi di curatori fallimentari in numerose procedure concorsuali e custodi di beni pignorati. Dopo le recenti vicende che hanno riguardato curatori fallimentari nominati dal Tribunale di Monza, una domanda viene spontanea: come li scelgono i curatori?
Monza commercialisti: si sono fregati pure gli alberi
Nel corso delle indagini, i finanzieri di Monza hanno poi accertato un singolare episodio commesso dagli stessi imprenditori, padre e i due figli, nel’ambito di una procedura fallimentare. Il terzetto ha espiantato dal giardino di pertinenza di un immobile di proprietà della società fallita, alcuni alberi di pregio (un ulivo secolare e due pini). Alberi da vendere a terzi interessati, sottraendoli alla massa fallimentare.
Monza commercialisti: la vicenda
All’inizio fu il fallimento, dichiarato a gennaio del 2016, di una società di Monza che operava nel settore dell’installazione di impianti elettrici. Il curatore fallimentare aveva rilevato alcune anomalie nella gestione dell’impresa relativa al periodo immediatamente precedente al fallimento. In particolare era emersa l’esecuzione di pagamenti preferenziali per un importo complessivo di 100mila euro nei confronti di soci e professionisti. Nonché la costituzione di una nuova società, con lo stesso oggetto sociale dell’impresa fallita, nella cui compagine sociale figurava, come socio di maggioranza, un noto commercialista brianzolo. La Procura della Repubblica di Monza ha delegato a indagare sulle irregolarità le Fiamme Gialle che hanno approfondito la situazione amministrativa, contabile e societaria della fallita. Orientando le indagini, svolte anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, nella ricostruzione delle condotte illecite e dei relativi responsabili.
Monza commercialisti arrestata famiglia
La Guardia di Finanza ha accertato la distrazione di due rami d’azienda della ditta fallita a beneficio della nuova società, appositamente costituita per svuotare il soggetto in crisi, in assenza di qualsiasi contratto e/o corrispettivo. Nel realizzare queste condotte illecite gli imprenditori hanno ricevuto il contributo determinante di due commercialisti brianzoli, i quali hanno fornito, da un lato, ausilio tecnico per sottrarre alla società fallita i rami d`azienda e, dall`altro, la disponibilità per nascondere la reale titolarità dell`impresa neo-costituita. Società riconducibile ai tre imprenditori mediante l’intestazione fiduciaria del 95% delle quote di quest`ultima. Il commercialista più giovane era in evidente conflitto di interess. Seguiva infatti come clienti dello studio del padre i tre imprenditori nonostante fosse anche custode giudiziario, nominato dal Tribunale di Monza, di un immobile pignorato alla società fallita. Per questo motivo risulta indagato per il reato di abuso di ufficio Pse aver omesso di esigere canoni di locazione dall`occupante del citato immobile, procurando in tal modo un ingiusto vantaggio pari a circa 300mila euro alla società poi fallita che, in forza del contratto di locazione, continuava ad incassare i relativi canoni.
Marco Pirola