Ha pilotato a suo vantaggio una procedura fallimentare
Monza commercialista arrestato con altri due “compari”. Nel mirino della Procura di Monza la procedura fallimentare “pilotata” per l’aggiudicazione del capannone di via Pavia 9 di proprietà della Panem a Muggiò. La Guardia di Finanza di Monza ha messo “nei guai” Cristiano Poponcini, 52 anni, noto commercialista monzese. Una mediatrice immobiliare di Desio di 42 anni e un imprenditore di Seregno di 53 anni. Poponcini da novembre si era cancellato dall‘albo dei dottori commercialisti di Monza e si era trasferito a Milano pur mantenendo a Monza gran parte delle sue attività. Che poi altro non erano le curatele fallimentari assegnate dal Tribunale nostrano.
Monza commercialista arrestato: dal 740 alle manette
Il commercialista di Monza svolgeva il ruolo di curatore fallimentare della Panem di Muggiò. E’ finito in manette assieme alla mediatrice immobiliare e l’imprenditore brianzolo (due dei coinvolti sono in carcere, il terzo ai domiciliari). Le accuse contestate dal procuratore aggiunto di Monza Manuela Massenz e dal pm Emma Gambardella sono corruzione e turbativa d’asta. “Robetta” da poco per un commercialista…
Monza commercialista arrestato: Le indagini
Le indagini sono iniziate in seguito di una segnalazione giunta alla sezione Fallimentare del Tribunale di Monza nel giugno dello scorso anno. Nella denuncia si faceva riferimento a un ben “collaudato” rapporto tra il curatore fallimentare e un’ agente immobiliare che aveva cercato di avvicinare un altro professionista per “pilotare” eventuali procedimenti ed agevolare i propri clienti. Per fare luce sulle irregolarità segnalate, la Procura della Repubblica di Monza ha delegato le Finanza di Monza ad indagare.
Monza commercialista restato: il fallimento Panem
L’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata sulla procedura in corso relativa all’asta di un capannone di circa 20mila metri quadrati in via Pavia, alla periferia di Muggiò, di proprietà della società Panem Italia Spa dichiarata fallita il 24 ottobre 2012 per cui era stato nominato co-curatore Cristiano Poponcini. Così sono iniziati gli accertamenti attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno fatto emergere un rapporto “di affari” tra il commercialista monzese, 52 anni, nominato curatore in numerose procedure concorsuali e custode di beni pignorati e la mediatrice immobiliare di Desio, 42 anni, impiegata presso una agenzia immobiliare di Monza e coinvolta nella procedura a titolo personale e non come rappresentante dell’agenzia di cui era dipendente.
Monza commercialista arrestato: il trucco
Dalle indagini emerge che il curatore, con la complicità dell’agente immobiliare, sfruttando la propria posizione “privilegiata” e agendo commettendo una serie di atti contrari ai doveri di pubblico ufficiale, si sarebbe adoperato per favorire nell’aggiudicazione all’asta del capannone del valore commerciale di circa due milioni e mezzo di euro. La base d’asta era pari a un milione e mezzo di euro. Il tutto a vantaggio di un imprenditore di 53 anni di Seregno operante nel settore della progettazione e realizzazione di interni, cliente della donna. Il commercialista, grazie al pagamento di 150mila euro (da dividere in parti uguali, “fifty fifty”- di qui il nome dell’indagine -), pari al 10% del valore dell’immobile, avrebbe agevolato l’imprenditore e ostacolato o dissuaso gli altri potenziali clienti a discapito dei concorrenti e dei creditori del fallimento, tra i quali novanta dipendenti dell’impresa fallita.
Monza commercialista arrestato: l’asta
Prima ancora dell’asta, in programma per la prossima settimana, per i tre sono scattate le manette. I finanzieri monzesi li hanno arrestati nella serata di martedì a Seveso, mentre tutti e tre si trovavano nello stesso luogo per un incontro. Il commercialista e l’agente immobiliare sono finiti in carcere mentre per l’imprenditore sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Monza commercialista arrestato: c’è dell’altro?
Intanto però proseguono le indagini per far luce sulla alla gestione di altre procedure fallimentari ed esecutive assegnate al professionista dal Tribunale di Monza. Le Fiamme Gialle hanno perquisito le abitazioni e gli uffici dei professionisti e acquisito la documentazione relativa ad altre procedure fallimentari che hanno coinvolto i soggetti indagati. Nel frattempo gli operai dell’azienda un tempo leader nel settore possono fare solo una cosa. Anzi due. Aspettare e “ringraziare” qualcuno…
Marco Pirola