Monza, Cgil un manuale antiviolenza. Sarà presentato il 5 maggio, alle 14,30, nella sede del sindacato di via Premuda, un libretto intitolato “Il diritto di vivere sicure e libere“. L’iniziativa è di Spi Cgil, il sindacato dei pensionati e si rivolge alle donne vittime di violenza. La copertina è emblematica: figure di donne con messaggi forti come “Io sono morta perché non l’amavo più” oppure “Io sono stata picchiata” o ancora “Io sono sfruttata”. L’universo della violenza sulle donne, ma soprattutto l’importanza di prendere coscienza e liberarsi dalla catena. A parlarne ci saranno Laura Barzaghi, consigliere regionale del Pd, Erika Lievore, avvocato esperto in Pari opportunità, Anna Francolini dell’associazione Casa delle donne maltrattate, mentre le conclusioni saranno a cura di Carolina Perfetti, segretaria Spi Cgil della Lombardia. Sono i numeri del resto a parlare per il fenomeno: secondo i dati pubblicati lo scorso 8 marzo dalla European union agency for fundamental right, una donna su tre avrebbe subito una qualche forma di abuso dall’età di 15 anni in tutta Europa e almeno il 10% avrebbe subito violenza di natura sessuale. Indici importanti anche quelli relativi allo stalking, con un 18% delle donne intervistate che ha confermato di avere subito persecuzioni da parte per lo più di ex compagni e fidanzati. Va detto che la maggior parte delle donne vittime di abusi quando non di femminicidi, in Italia, sono per lo più italiane, così come la maggior parte degli autori di tali violenze. Secondo i rilevamenti dei centri antiviolenza milanesi, è emerso che gli abusi non sono quasi mai frutto di un raptus, ma la maggior parte delle donne li subisce in modo ricorrente.