Monza Centri sociali mezzogiorno di fuoco in centro

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Mattinata stile anni Settanta per impedire a Casa Pound di raccogliere le firme per le elezioni

Monza Centri sociali mezzogiorno di fuoco in Centro. Vai di manganello, sassate e cinghiate. Tutto repertorio vintage. Momenti di tensione questa mattina (sabato 20 gennaio ndr) in centro a Monza fra ragazzi dei Centri sociali e militanti del gruppo di estrema destra Lealtà e Azione. La parola d’ordine “democratica” era una sola: impedire a tutti i costi a Casa Pound, regolarmente autorizzata, di raccogliere le firme necessarie per partecipare alle elezioni. A tutti i costi, violenza compresa. Il bilancio parla di quattro feriti tra poliziotti. Uno tra i ragazzi di estrema destra. Quaranta denunciati per manifestazione non autorizzata. Sedici di questi già identificati subito e gli altri lo saranno a breve grazie a foto e filmati. Altre denunce tra i partecipanti alla rissa materia di lavoro del magistrato.

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Monza centri sociali e i “fascisti di merda”

All’inizio fu un banchetto. Quello regolarmente autorizzato di Casa Pound. Monza non è una città qualunque per il gruppo di estrema destra. Andrea Antonini che di Cpi, è il vicepresidente è di Monza e prima di trasferirsi a Roma frequentava il liceo Classico Bartolomeo Zucchi. Sul posto a far propaganda, il capolista nella circoscrizione Monza e Brianza, Luciano Lombardi. Uno che non ha mai fatto del male a nessuno nemmeno quando era sul ring dicono i maligni e gli invidiosi della sua arte. Un’attivista sempre disponibile a dare una mano buono come il pane anche se ha la faccia da duro. Con “Lucio” Lombardi un paio di ragazze e una mamma con un pericolossimo passeggino. Ma la gran voglia di “democrazia imposta” ha portato una quarantina di antagonisti (non erano di più) a una manifestazione non autorizzata in piazza San Paolo. Il luogo dello “scandalo”. E infatti cosa intendessero gli striscioni appesi accanto alla statua di San Michele del tipo “fascisti di merda” i monzesi lo avrebbero scoperto di li a poco.

Monza Centri sociali e quella voglia di far casino

Gli antagonisti di sinistra erano sul posto dove i ragazzi di estrema destra avrebbero dovuto fare il gazebo sin dalla prima mattinata. Tenuti d’occhio dall’occhio esperto da Angelo Re responsabile del Commissarito di viale Romagna. Uno che di ordine pubblico se ne intende. E pure di imbecilli suoi abituali “clienti” quotidiani. Grazie alla mediazione sua, gli appartenenti a Casa Pound avevano deciso, pur non essendo tenuti, di spostare altrove la loro iniziativa. In una zona più sicura verso il ponte dei leoni. Per un paio di ore tutto fila liscio. Con i “quattro gatti” di Casa Pound (cinque con il bimbo nel passeggino) e gli antagonisti sorvegliati a vista da un nutrito schieramento di poliziotti in tenuta antisommossa. Ad autenticare le firme per Casa Pound come pubblico ufficiale, Marco Nasi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Uno scambio di cortesie tra due gruppi di destra che abitualmente non si “usmano”.

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Monza Centri sociali: dagli al fascista

Ponte dei Leoni. Mezzogiorno di fuoco. I “bravi ragazzi” della sinistra antagonista, gli antichi militanti in servizio permanente ed effettivo, riescono a compiere il secondo “gesto eroico” della mattina. Una manifestazione non autorizzata lungo le strade del centro storico. A supporto delle tesi democratiche, si portano appresso caschi e sampietrini nascosti nei capienti zaini. L’intento è quello di avvicinarsi il più possibile ai rivali. E magari di andarli a “salutare” personalmente. Una tortuosa gimcana tra vie e viuzze che finisce in piazza Cambiaghi dove c’è il frequentatissimo mercato del sabato. Qui la quarantina di scalmanati danno sfogo alla loro i”intelligenza” seminando il panico tra casalinghe e pensionati terrorizzati.

Monza centri Sociali arrivano i nostri

Tra Casa Pound e Lealtà non corre buon sangue, ma quando un camerata è in difficoltà non si va tanto per il sottile. Dal banchetto di destra assediato dalle urla democratiche di sinistra, qualcuno chiama i camerati di Lealtà ed Azione che tutto avevano voglia tranne che di fare casino ed impegolarsi nella raccolta firme di un gruppo politicamente “rivale”. Dalla loro sede di via Dante, alla spicciolata, una quindicina rispondono alla chiamata di aiuto e vanno a vedere che sta succedendo in centro. Quando c’è un camerata in difficoltà i ragazzi di Fausto Marchetti non si fanno molte domande. Ed infatti arrivati in piazza San Paolo non trovano nessuno e scendono verso la passerella del mercato dove invece incontrano i poliziotti. Si fermano a parlare quando inizia la pioggia di sassi contro di loro.

Monza Centri sociali vai di manganello

Gli agenti si sono messi in mezzo e hanno manganellato gli scalmanati mentre si affrontavano a cinghiate. Alla fine il bilancio parla di quattro poliziotti feriti lievemente dalle sassate. Un ragazzo di Lealtà ed azione ferito alla testa da un sampietrino “piovuto” dal cielo. E i monzesi che si domandavano chi fossero i “marziani” democratici che tiravano pietre ed urlvano. Dimenticavo nonostante il “casino” una trentina le firme di monzesi raccolte. La campagna elettorale può dirsi iniziata…

Marco Pirola

P.S.

Durante i cinque anni di Amministrazione di sinistra a Monza non ci sono mai stati problemi con Casa Pound che è stata autorizzata più volte a raccogliere firme in città. Evidentemente  i Centri sociali debbono essersi svegliati dal letargo. Potere dell’ urna. Speriamo non cineraria…

 

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