Brianza: Crisi e famiglie, i sogni? Son desideri

cenerentola

 

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Brianza, crisi e famiglie i sogni? Son desideri. E tali restano per circa il 50 per cento delle famiglie. A dirlo è la Camera di Commercio di Monza e Brianza che ha effettuato uno studio sull’impatto della crisi in materia di realizzazione dei progetti e, appunto, dei sogni nel cassetto. In linea di massima a poter realizzare i propri desideri sono metà delle famiglie. In altre parole, la crisi non ha inciso sul 50 per cento. Si sta parlando però di Lombardia e non di Monza e Brianza che, infatti, ha totalizzato una percentuale più bassa, pari al 41 per cento. Alla domanda se la crisi ha inciso, solo il 41 per cento ha potuto rispondere di no. I più tartassati, per così dire, sono in generale i giovani con oltre il 60 per cento dei capofamiglia under 35: per loro una rinuncia secca. Andando a sondare a cosa abbiano rinunciato di più i brianzoli e i lombardi si scopre che al primo posto ci sono i viaggi tutti insieme. Tra i desideri mancati più importanti c’è comunque la casa: ben il 15 per cento ha dovuto rinviare il progetto d’acquisto. Penalizzate anche le uscite: meno teatro, cinema e cene fuori. Tra le voci meno impattanti l’acquisto di un’auto (il 5%) e l’acquisto di una seconda casa che, per la Brianza, è stato dello zero per cento. I dati fanno parte della nuova ricerca “Famiglie e fiducia” realizzata da Camera di Commercio in collaborazione con Digicamere.

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