A chi è affidato il compito di tenere a bada il figlio di Paolo Romani ed evitargli brutti incontri?
Monza badante cercasi per Federico Romani. E’ il tormentone di quest’inizio di campagna elettorale per Forza Italia. Mi manda papà può anche essere una garanzia come nel suo caso. Visto che stiamo parlando non di uno qualunque che il posto se lo deve sudare, ma del figlio di Paolo Romani uno dei big di Forza Italia. Il padre non può permettersi di fare brutte figure lanciato come è nell’Olimpo dei prossimi posti di governo. Magari al ministero degli Esteri. Per brutte figure si intende un bagno di sangue in termini di preferenze. Dal momento che il “cannibale” Fabrizio Sala sta raccogliendo un crescendo rossiniano di consensi anche fuori dal partito. Ma soprattutto si intende “cattive frequentazioni” che di questi tempi e con tali chiari di luna in Brianza sono più che probabili e sconvenienti. Chi sarà mai il prescelto? Ah saperlo, direbbero quelli di Dagospia.
Monza badante cercasi: l’identikit
Uno che pesa o pesava. Sgamato che conosce i “segreti” degli uomini della Brianza. In sonno da qualche tempo. Una vecchia volpe della politica insomma. E non può che essere diversamente se il “fagiano” come era soprannominato Paolo Romani tra i tavoli del ristorante Berti di Milano, è venuto questa settimana in Brianza ad incontrarlo. Certo non sono più i tempi d’oro quando “il badante” prescelto contava qualcosa, anzi parecchio direbbe Enzo Jannacci. Ma dalle prime mosse sembra che il “figlio prodigio” del ministro faccia un po’ i capricci. Che tradotto in politica vuol dire faccia di testa sua. Come nel fissare gli invitati all’aperitivo di sabato dove presente ci sarà anche Franco Giordano fresco di avviso di garanzia e pure di dimissioni. Un socialista che si dimette dall’incarico è cosa più unica che rara non solo di questi tempi, ma da sempre.
Monza badante cercasi gli indizi giusti…
E nemmeno può essere Lele Petrucci schieratissimo sul paracadutato Romani. Mimmo Pacicca, il calabrese di Stilo esperto in preferenze, si è detto disponibile, ma non ha la valenza giusta per il ruolo delicato. Ma allora chi è il prescelto dal fagiano? Ah, saperlo… una soppressa che è il segreto di Pulcinella. Impensabile sino a qualche giorno fa.
Monza badante cercasi le seconde scelte
Certo Claudio Chetta, vecchia volpe della politica è a disposizione del ragazzo, ma è relegato al ruolo di affittare ristoranti per gli appuntamenti elettorali. Come quello di sabato dove sono stati invitati tutti. Da Maria Stella Gelmini a lupetto. Mancano solo il mago Zurlì e Sbirulino, ma solo perché sono morti. Guido Della Frera (quello che qualche anno fa aveva fatto i manifesti prima di essere candidato poi escluso dalle liste di Forza Italia) ha altro a cui pensare. La candidatura per Roma di “lupetto” (come lo chiamano gli amici) lo assorbe, ma a Monza e dintorni non è la persona giusta. Nemmeno presa in considerazione Elena Centemero che ha avuto difficoltà nel farsi mettere in lista ed è finita in posizioni di rincalzo con elezione a rischio sollevando un putiferio. Andrea Mandelli si è tirato fuori. Lui è ben posizionato e chi glielo fa fare.
Monza badante cercasi non è di Limbiate
Nemmeno lo è Pepè Bova di Limbiate, il re dei confetti, formichina del consenso che vive il suo momento di gloria lavorativa proprio durante la campagna elettorale. Lui è un maestro nel dare un colpo al cerchio e quattro alla botte. Certo un buon posizionamento per Federico Romani (viste le energie spese) è alla portata. E con buon posizionamento si intende dal secondo posto in giù visto che il “cannibale” Fabrizio Sala sta facendo man bassa di consensi non solo ai piani alti del partito. Se si tiene conto che Paola Romeo di Limbiate (altra grande favorita per il “piazzato”) è incinta e non può fare campagna. Ed allora chi è? Cercatelo in Brianza…
Monza badante cercasi: la carica dei portaborse
Tra coloro che spingono per un posto al sole ci sono due che sono stati più svelti degli altri. O almeno pensano. Anche perché non hanno fatto i conti con le urne. Rosario Mancino da Agrate che ha finto di essere recalcitrante ad una sua candidatura di servizio per un semplice motivo. Ha già in tasca la nomina a portaborse di Paola Frassinetti di Fratelli d’Italia destinata ad essere eletta nel collegio di Seregno alla Camera. E’ stato il più furbo e veloce. E poi Cristiano Puglisi, il perdente di successo (Monza ed Arcore) che dopo aver militato nella squadra di Fabrizio Sala lo ha mollato irretito dalle sirene della famiglia Romani. Per lui una promessa di finire a Roma con papà Romani nello staff del ministro degli Esteri. Ma chissà se anche lui finirà in… Paradiso come Paolo Romani un tempo.
Marco Pirola
