Autodromo di Monza, sono troppo bravi e vanno licenziati. Iniziano le epurazioni all’Autodromo. La guerra delle tessere entra nello “spazio riempi pista” e il clima si fa rovente. Non stiamo parlando di una persona qualunque, ma di Gigi Vignando, lo speaker ufficiale della pista di Monza. Terremoto in Brianza. “Monza Informa“, il centro di video-produzione dell’autodromo di Monza costretto ad andarsene. I componenti del centro video (tre) sono stati messi alla porta dall’attuale dirigenza con una lettera “dura”. E pensare che a loro nulla è imputabile nel disastro che è stato l’autodromo in questi anni. Altri (Enrico Ferrari e Giorgio Beghella Bartoli) finiti sul banco degli imputati, sono stati lautamente liquidati.
MONZA INFORMA – Monza Informa è il centro di video produzione dell’Autodromo Nazionale di Monza. E’ la struttura che cura e gestisce la Web Tv Monza Race. Un pezzo di storia dell’Autodromo che se ne va. Qualcuno ha deciso che anche questa tessera del mosaico di Monza si dovesse buttare. Senza troppi problemi.
LA CORSA AL POTERE – Mentre si avvicina la data delle elezioni di Aci Milano che si devono tenere entro luglio, continuano le manovre di palazzo dentro e fuori Aci Milano che controlla la Sias, la società che ha materialmente in gestione l’autodromo di Monza. Michele Nappi, 82 anni, gran manovratore di tessere Aci, sta cercando alleati. Evidentemente il campano di Nola, ma monzese quando gli fa comodo, non è poi così sicuro di vincere la battaglia dei 38mila iscritti Aci che hanno diritto al voto.
LA MANOVRA DI PALAZZO – Nappi non è soddisfatto della presenza nella sua lista di Luca Ronzoni, uomo che fa riferimento a Carlo Valli, il collezionista di poltrone. Vuole l’accordo direttamente con Valli. Quest’ultimo mentre tratta con Nappi, ha stretti contatti con l’altra cordata che si sta creando in Brianza e si contrappone proprio all’ingerenza milanese e romana. la battaglia delle tessere è solamente all’inizio. Anche perché attorno alla Brianza è sceso in campo Andrea Monti, figlio di Cesarino Monti, indimenticato protagonista della politica nostrana, ma soprattutto accanito sostenitore dell’autodromo come bene non negoziabile di Monza e della Brianza
