
Monza, polizia stradale in autodromo per Expo. A vedere schierate fuori dalla sala stampa dell’autodromo di Monza tutte quelle macchine della polizia, per un attimo è sembrato essere tornati ai tempi d’oro (per i giornalisti) o bui per i dirigenti della pista più famosa al mondo. Quelli dei chiari di luna delle mazzette e dei tempi da lupi dell’inchiesta che ha scosso l’autodromo di Monza segnandone irrimediabilmente il declino. Lontano ricordo, ma la battuta girava provocando grasse risate 8compresa la mia). Poi, passato il primo momento di stupore, abbiamo capito anche noi che duri di comprendonio siamo. Certo il colpo d’occhio era dei migliori. Fuori una decina e più di aut della polizia stradale lucide come mai e in sala stampa c’erano seduti più agenti della Stradale che su tutte le strade della Brianza.
LA CONFERENZA – Velocità e lentezza, città dei motori per Expo 2015. Un titolo, un programma. Una conferenza sponsorizzata nientemeno che da Piero Fassino, per ora solo presidente dell’Anci l’associazione che riunisce i comuni d’Italia, in attesa di giocare le sue carte come candidato alla presidenza della Repubblica. Va beh, Fassino non c’era, assente giustificato, ma Roberto Scanagatti, sue vice all Anci (e non ancora al Quirinale…) è stato degno padrone di casa. Lui che di mestiere fa il sindaco e per hobby il politico di razza, non si è certo lasciato scappare l’occasione per una passerella che è venuta via per poco come si dice in Brianza. Certo la sala stampa era piena. Tra poliziotti e comparse, i nuovi dirigenti dell’autodromo di Monza hanno fatto il loro figurone. E quel vecchio volpone di Alfredo Grandi, addetto alle Pubbliche relazioni che il suo mestiere lo sa fare, può essere contento per avere riempito la sala.
IL PROGETTO – Expo2015 siamo noi. Al di là dello slogan pretenzioso, Anci ci ha messo l’anima. Expo è una grande opportunità per l’Italia e come hanno recitato anche i convenuti alla conferenza di questa mattina (venerdì 15 ndr) potremo offrire al mondo l’immagine di un Paese forte, in piedi, proiettato al futuro. Come vuole Renzi insomma. Il format inventato dall’associazione dei Comuni, consiste nel fatto che per un giorno ogni comune aderente si trasforma in una città di Expo rendendo l’esposizione di Milano un evento di tutti. Un percorso durante l’arco della giornata che parla a diversi target locali con linguaggi diversi e con iniziative diverse. Le diverse iniziative nelle varie città puntano a declinare il tema dell’alimentazione e della nutrizione in tutte le sue letture: da quella economica a quella sociale, da quella di costume a quella sportiva, da quella enogastronomica a quella imprenditoriale, dallo spettacolo alla buona amministrazione.
LA DOMANDA – Fosse il solito pezzo marchetta mi fermerei qui e chiuderei con un battito di mani e standing ovation in piedi sulla scrivania. Ma una domanda la voglio fare: la polizia stradale che c’entra? Si, hanno cercato di spiegarmelo che saranno quelli impegnati a controllare i mezzi che trasportano le derrate alimentari visto che il tema di Expo è il cibo, ma c’era bisogno di tutto sto spiegamento di auto e mezzi con tanto di bus didattico per far vedere di esistere anche sul tema Expo? Hanno fatto le comparse come in un film. Del resto i dirigenti dell’autodromo che potevano metterci se non la location immutabile da anni, delegando ad altri le idee prima ancora che i soldi…
Marco Pirola
