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A Monza si è parlato di amnistia e dintorni. Di pene alternative alla detenzione e di come uscire dalla impasse di un sistema carcerario ormai al collasso. Duecento persone tra avvocati, magistrati, ma anche tanti semplici curiosi, si sono dati appuntamento, sabato mattina, alla sala congressi di Confindustria di Monza e Brianza.
I RELATORI – A fare gli onori di casa l’associazione Omilia presieduta da Massimo Fraschini, che ha illustrato i motivi di questo convegno che poi sono quelli che ispirato la fondazione di Omilia (legalità, laicità e merito). Manuel Sarno, avvocato. Il professore a contratto di Cooperazione giudiziaria internazionale e procedura penale alla Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara e la Scuola di specializzazione delle professioni legali della facoltà di Giurisprudenza di Padova. Si è soffermato sull’attuale crisi del sistema penale sanzionatorio. Gli ha fatto eco Raffaele Delle Valle, avvocato, che nella sua esposizione è entrato nel merito, facendo un’analisi delle cause del sistema attuale e il quadro normativi vigente.
I MAGISTRATI – Antonio Tanga, ispettore Generale presso il Ministero della Giustizia ha gettato il sasso nello stagno proponendo soluzioni reali compatibili con il quadro sistemico attualmente in vigore. Gli ha fatto eco Carlo Nordio, magistrato, procuratore aggiunto della Repubblica in Venezia, presidente della Commissione Nordio per la Riforma del Codice Penale. Soluzioni di immediata attuabilità a costo zero? Ci sono, ma non vengono applicate