Monza allarme legionella al centro sportivo Nei

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Tre giorni di chiusura per il batterio trovato negli spogliatoi

Monza allarme legionella al Nei di via Enrico da Monza. Tre giorni di chiusura per bonificare gli spogliatoi dal pericoloso batterio. Il comunicato dell’Amministrazione comunale non lascia spazio a dubbi. “A partire dal 16 gennaio fino a giovedì 18 gennaio il centro sportivo Nei di via Enrico da Monza resterà chiuso al pubblico. L’interdizione si rende necessaria per consentire il corretto svolgimento delle operazioni di bonifica batterica. Infatti, nell’ambito dei controlli periodici eseguiti sull’impianto, i risultati dei campionamenti svolti nell’acqua degli spogliatoi hanno dato esito positivo per quanto riguarda la concentrazione del batterio relativo alla legionella”.

Monza allarme legionella: il pericolo

L’acqua delle vasche delle piscine, monitorata tutti i giorni risulta invece priva di batteri. I tecnici del Comune di Monza, coadiuvati dal professor Marco D’Orso docente presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università Milano Bicocca e incaricato di redigere il documento per la Prevenzione e il Controllo del rischio hanno predisposto pertanto le operazioni di “shock termico” dell’impianto previste in questi casi. Un’operazione che consiste nel portare l’acqua a temperature di 80 gradi centigradi per tre giorni consecutivi e che consentono di eliminare la presenza batterica.

Monza allarme legionella: il Comune

Il medico incaricato delle analisi ricorda che la popolazione di qualsiasi età e in normali condizioni di salute, non è esposta a rischi di contagio. Il Comune di Monza, che secondo le procedure sta informando anche la sede territoriale di ATS in merito ai problemi emersi, procederà pertanto alla riapertura degli impianti al termine della bonifica prescritta, salvo diverse disposizioni della stessa ATS.

Monza allarme legionella: che cosa è, i sintomi

La legionella è un batterio che si può sviluppare in situazioni di ristagno d’acqua. La legionellosi si contrae tramite aerosol (cioè inalando gioccioline contaminate). La malattia ha un periodo di incubazione di 5-6 giorni. I sintomi sono generalmente febbre, cefalea e tosse. La legionella deve il nome all’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Philadelphia causando ben 34 morti su 221 contagiati su oltre 4.000 veterani presenti). In seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un nuovo batterio, denominato legionella, che fu isolato nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato.

Marco Pirola

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