Monza a destra sorge il sole di una nuova realtà. A chi la Destra? A noi… Nasce in Brianza la “Buona Destra”. Un movimento spontaneo che prende spunto da un libro. In questi tempi da lupi dominati dai social. Con questi chiari di luna dettati dagli influencer dell’era digitale, non è cosa da poco tornare all’antico. Ai libri. Anche perchè il panorama da quelle parti è piuttosto affollato, ma soprattutto monopolizzato dalle accelerazioni “celoduriste” della Lega e dalle inversioni ad U della stessa.

Monza a destra una nuova proposta
La “Buona destra”. Dalla Garbatella, quartiere romano che ha dato i natali a Giorgia Meloni, alla Brianza felix che fu un’era giurassica fa culla con Varese delle fortune politiche della Lega. La proposta politica che vuole essere innovativa ispirata al libro di Filippo Rossi, intellettuale e giornalista, scrittore e collaboratore dell’ultimo Gianfranco Fini.
È una delle originalità del neonato partito. Filippo Rossi è anche fra i primi uomini politici più “discussi”.
Contro le pantofole della destra salottiera
L’ambizione che ha il nuovo partito è quella i essere popolare e concreto, non un salotto culturale radical chic. Le radici affondano nel panorama storico culturale di questa parte politica senza quegli slogan da salotto che fanno tanto salotto appunto. Guerra ai pantofolai della destra urlata che non si sporcano le mani. Al tea del pomeriggio preferiscono il “panino con il bologna” della gente qualunque.
Monza a destra nascono i Comitati
Ed è così che si costituiscono anche in Brianza i primi Comitati civici per la Buona Destra. Il movimento intende essere la scialuppa di salvataggio per una democrazia della responsabilità e del dovere. Che si fonda su un’aristocrazia del merito e della Cultura. Quella con la C maiuscola e non quella improvvisata da assessori “stregoni”.
Essere contro e si vedrà…
Contro la tempesta della propaganda demagogica del sovranismo e del qualunquismo populista. Sul sito e alla pagina Facebook della Buona Destra è possibile iscriversi e leggere di più su questa nuova impresa patriottica. Il movimento nato dal basso vuole rappresentare anche in Italia quella destra repubblicana, laica, libera, aperta e inclusiva. Quella che nei paesi dell’Europa occidentale governa contro l’estrema destra alleata di Salvini e Meloni.
Qualche nome
Non ha mai nascosto le sue simpatie per Giorgio Almirante. Giampiero Santamaria nella vita di tutti i giorni fa l’imprenditore. E pure con successo. Ora scende in campo. Anche se la frase l’ha già usata qualche decennio fa qualcun’altro che pure abita da queste parti. Lui preferisce mettersi a disposizione per colmare un vuoto “liberale” che manca. Con un lui un manipolo di fedelissimi esponenti della Società Civile come Cristian Petringa, avvocato, referente del Comitato civico di Brugherio. Qualche volenteroso studente, una decina di commercianti e Simona Serra, pure lei avvocato ed organizzatrice del Comitato di Monza.
Marco Pirola