Nostalgia canaglia. In cinque anni non sono riusciti a cambiare un cartello al parco pubblico
Misinto il paese con due sindaci. Nostalgia canaglia cantava Al Bano qualche anno fa. Quello “vero” uscito dalle urne nell’ultima tornata elettorale. E quello passato, ma che rimane in “carica”. Almeno stando ad un cartello che fa bella mostra di sé sulla recinzione dei giardinetti pubblici. La cartellonistica pubblica non deve essere il punto di forza dell’attuale giunta. Decisamente. In questi tempi da lupi e con tali chiari di luna, una risata non può fare che bene. Alla salute. E alla politica. L’Amministrazione, probabilmente in tutt’altre faccende affaccendata e davanti a problemi di essenzialità vitale, si deve essere distratta un “cicinin”. Un pochino. Quel tanto da suscitare in più di un caso, ilarità per l’assurda situazione.
Misinto, il cartello di via Monte Rosa
Certo che alla vigilia delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione non depone bene quel cartello in via Monte Rosa. Proprio dove c’è il parco giochi pubblico frequentato ogni giorno da decine di mamme (che votano) e bambini (che voteranno un domani. Il dualismo amministrativo è griffato nel metallo ad imperitura memoria: Sindaco Enrico Zanotti, assessore Matteo Piuri. Ma come? Si è votato quattro anni e mezzo fa e ancora il nome del sindaco vecchio c’è? Si. Sono talmente alla canna del gas che non hanno nemmeno i soldi per un nastro adesivo bianco? Invito gli abitanti a di Misinto ad un gesto di grande generosità nell’approssimarsi delle vacanze natalizie dove tutti dovrebbero essere più buoni e attenti. Giunta compresa. Del resto una svista può capitare a tutti. Sindaco o sindaci compresi.
Marco Pirola