Denunciati in quattro per le mazzette alla piattaforma ecologica di Lissone
Mazzette e rifiuti smaltiti abusivamente. Senza andare lontano nella terra dei fuochi anche nella civilissima Brianza, a Lissone, c’è chi ha fatto il furbo. Poche centinaia di euro per risparmiarne centinaia nello smaltimento dei rifiuti illegale. Il tutto filmato dai carabinieri che hanno colto i quattro con le mani nella marmellata. O meglio nel cassone del camion pieno di rifiuti speciali.
MAZZETTE: IL PROTAGONISTA IN POSITIVO – Massimo Borgato, presidente di una municipalizzata (Gelsia Ambiente), è l’autore della “soffiata” ai carabinieri. Chi è Borgato?Esponente di Forza Italia, attualmente vicino nel gioco delle correnti di Forza Italia al consigliere regionale Antonio Romeo di Limbiate. Resnati è un ex ciellino, ai tempi sponsor di Stefano Carugo, il cardiologo di Dio. Nel ramo rifiuti da una vita, sopravvissuto ai cambi di nomine politiche, non si è mai tirato indietro. Un’esperienza da vendere ai vertici di Aeb, ex pupillo in azienda di Antonio Resnati (ex direttore generale quest’ultimo poi finito, nel gioco delle nomine politiche al Casinò di Campione d’Italia come amministratore delegato). Insomma uno che non è facile “infinocchiare”. E lo ha dimostrato denunciando il malaffare.
MAZZETTE: I PROTAGONISTI IN NEGATIVO – Due dipendenti infedeli di Gelsia residenti a Muggiò di servizio alla piattaforma di Lissone, erano quelli che chiudevano un occhio. Anzi tutti e due. Il camionista e il titolare del mezzo dell’azienda che ha sede alla periferia di Desio che va a scaricare in viale delle Industrie a Lissone. O meglio a Santa Margherita. Le accuse vanno dalla corruzione al falso alla gestione illecita di rifiuti speciali.
MAZZETTE: LO SCANDALO – Scarti di lavorazioni, materiale ferroso, plastiche. Un carico di rifiuti speciali non pericolosi, da 3,3 tonnellate, smaltito illegalmente nella piattaforma ecologica di Lissone. Poco prima dell’orario di apertura mattutina. Con la complicità di due addetti di Gelsia, ricompensati con mazzette di poche centinaia di euro. I carabinieri della stazione di Muggiò, aiutati dagli uomini della Polizia provinciale, hanno filmato, fotografo e registrato tutto quanto. Il blitz, scattato alle 6,30 del mattino di martedì, è arrivato dopo la denuncia di Borgato che lamentava alcune anomalie.
MAZZETTE: IL RISULTATO – Denuncia a piede libero di quattro persone: il titolare e il conducente del mezzo dell’azienda di servizi ambientali, con sede alla periferia di Desio e i due addetti di Gelsia, muggioresi, entrambi subito sospesi dal servizio. L’episodio è avvenuto all’alba di martedì 5 aprile. Il camion è arrivato puntualissimo davanti ai cancelli della struttura. Lì c’erano i due addetti compiacenti che hanno aperto i cancelli. Hanno scaricato in fretta e furia montagne di rifiuti. In molti casi si trattava di rifiuti che non possono essere conferiti presso la piattaforma ecologica, ma necessitano prima di trattamento e di un altro tipo di smaltimento particolare. Più lungo, complesso e soprattutto oneroso. Beccati sul fatto. I due addetti avevano anche fornito al trasportatore un falso formulario di identificazione dei rifiuti. Il camion e tutti i materiali sono stati sottoposti a sequestro. Ulteriori accertamenti sono ora in corso da parte dei carabinieri sulla provenienza dei rifiuti e su eventuali altri scarichi illeciti eseguiti nella struttura lissonese.
Marco Pirola