Clicca sull’immagine per leggere il comunicato stampa del Comune di Monza.
Un comunicato stampa ufficiale del Comune di Monza che fa pubblicità ad uno studio privato di designer.
La marchetta del Comune di Monza. Succede anche questo, anche se ci vuole un po’ d’attenzione per accorgersene. L’antefatto: alle ore 16, 07 il Palazzo diffonde un comunicato stampa per presentare il lancio di Recover, progetto che prevede il coinvolgimento di giovani artisti nella trasformazione di alcune aree urbane di Monza. Le ciclabili sul Villoresi, il sottopasso della stazione in corso Milano, via San Gottardo e la rotonda di via Buonarroti. E fin qui nulla di male. Il Comune dedica a capofila e collaboranti grandi riconoscimenti e grande attenzione. Il comunicato, tanto per farla breve, misura parecchie righe. Ed è proprio scorrendolo che arriva la sorpresa. Ad un certo punto, infatti, si cita il nome di uno studio privato di designer. Giovani monzesi, laureati allo Ied e con un bel sito minimal.
Ma soprattutto – grazie al Comune – con una visibilità davvero unica. Infatti, nello stesso comunicato istituzionale, si legge: “Lo studio è disponibile a collaborazioni che vanno dallo sviluppo di prodotto alla ricerca di nuovi impieghi di tecnologie industriali e materiali, alla progettazione di ambienti pubblici, privati e allestimenti fieristici, fino alla creazione di branding, packaging e grafica editoriale”. Insomma, una vera “marchetta” com’è definita in gergo. Se si valuta occhio e croce il peso della mailing list comunale, i conti sono già belli e fatti. Che nemmeno se facevano pubblicità sulle Pagine Gialle. A Monza, terra d’Expo e design, c’è chi può permettersi questa visibilità. Nella Monza di sinistra, dove tutti sono uguali, c’è anche chi è un po’ più uguale degli altri. Nemmeno Barbara D’Urso avrebbe osato tanto, anche se il risultato finale è un po’ lo stesso: far piangere.
Simona Calvi