Lissone: Maugeri, è stato di agitazione

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Lissone, Maugeri è stato di agitazione. È scattato lo stato di agitazione dichiarato dalla Rsu e dai sindacati alla Fondazione Salvatore Maugeri di Lissone. A far detonare la protesta l’annuncio da parte della Fondazione di non applicare più gli accordi integrativi presenti nelle piccole strutture italiane, ma di rifarsi direttamente al contratto nazionale della sanità privata. “L’applicazione del contratto nazionale – fanno sapere Rsu e sigle sindacali – comporta la riduzione dello stipendio dei lavorati dal 10 al 30 per cento oltre alla riduzione delle indennità specifiche. Ancora una volta ci troviamo davanti alla scorciatoia di un conto fatto pagare alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno continuato a garantire la qualità del servizio, nonostante le preoccupazioni crescenti per le notizie riportate dalla stampa circa la situazione del gruppo”. La Fondazione Maugeri, con sede principale a Pavia, oltre a Montescano e Tradate, conta circa 3.500 lavoratori di cui 2.000 nella sola Lombardia. A Lissone il numero dei dipendenti è di circa 60 unità.  Con bilanci in attivo. Anche su questo i sindacati sono pronti a dar battaglia: “Lissone è un caso particolare. Nonostante i bilanci in costante attivo, qui non sono mai stati riconosciuti premi economici collettivi, incentivi e indennità previsti dalla contrattazione aziendale in altri istituti del gruppo. In questo modo, le differenze nei trattamenti economici tra dipendenti professionisti aventi stessa categoria e anzianità possono essere rilevanti, fino a qualche centinaia di euro”. Ora Rsu e sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione e chiedono la revoca della disdetta e l’apertura di un tavolo di confronto.

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