Lissone, il mattone negato e l’Urbanistica rovente

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Lissone, il mattone negato e l’urbanistica rovente. Lissone, trombe, tromboni (quelli della giunta di sinistra, la stessa delle panchine in piazza Libertà tanto per intenderci…). Ma anche trombati. In quest’ultimo caso si tratta di appartamenti appartenenti ad un piano di lottizzazione urbanistica bocciato da Tar. Lo stesso Tribunale amministrativo cui il privato si era rivolto per ottenere la cancellazione del provvedimento negativo preso dall’Amministrazione comunale che bocciava la sua proposta. Alla notizia della decisione del Tar favorevole, in Comune quasi si stappava champagne e subito il sito degli ascari di Concettina (il sindaco presunto) si prodigava in squilli di tromba sbandierando la “saggia” decisione presa contro l’ennesimo “cementificatore”. Il sindaco vero, Roberto Beretta, in prima fila nei festeggiamenti, preso dall’entusiasmo dimentica che altri gradi di giudizio sono in essere compreso un risarcimento milionario chiesto dall’operatore in virtù di una convenzione. Il Comune ha vinto una battaglia certo, ma rischia di perdere la guerra.

LA DOMANDA – Una domanda però ci sentiamo di farla. L’Amministrazione avrà la stessa solerzia “inquisitoria” anche nei confronti di altri operatori che sono magari della stessa fede politica del costruttore pesantemente sbeffeggiato dopo la bocciatura del progetto? O basta cambiare architetto per entrare nelle grazie delle trombe, dei tromboni, ma non dei trombati? Siamo sicuri che la risposta sarà di “integerrima rigidità” come ovvio che sia. Sappiamo che in Comune non si fanno sconti sull’Urbanistica. Nemmeno ai parenti. Sappiamo che tutti i costruttori sono uguali davanti alla legge e che non c’è nessuno più uguale degli altri. Compresi quelli che costruiranno in via Dante di provata fede forza italiota che hanno avuto l’intuizione però di cambiare architetto…

IL PROGETTO BOCCIATO – E’ stato infatti bloccato anche dal Tar il Piano di trasformazione AT7, quello con il quale l’impresa di proprietà di Gianni Faletra aveva chiesto di edificare 300 appartamenti in un’area tra Lissone e Santa Margherita a ridosso della Pedemontana.

Il municipio di Lissone
Il municipio di Lissone

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