Limbiate: Ex Country Dog, ora è a misura di cani

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limbiate-animare-onlusLimbiate, ex Country Dog, ora è a misura di cani. Lo storico canile di Limbiate si trasforma in un rifugio a tutti gli effetti grazie al lavoro dei volontari dell’associazione Animare Onlus, che a partire dalla fine dello scorso anno, hanno preso in affitto una parte della proprietà. In tutto ci sono 36 box e una ventina di cani: un inizio quasi in sordina, ma accompagnato da un notevole impegno quotidiano orientato sia alla cura degli animali che alla necessità di ristrutturare l’edificio. L’associazione, seppure nata solo nel 2011, sin dall’anno successivo si è impegnata in numerose iniziative: attività legate ai rifugi e ai canili privati, tutela delle colonie feline e dei gatti abbandonati, formazione di operatori volontari al fine di renderli più professionali e responsabili, sensibilizzazione nei confronti delle problematiche relative al mondo degli animali, ma anche progetti convenzionati con scuole e ospedali.

Importanti sono anche le cosiddette “iniziative collaterali”, che garantiscono gli introiti necessari per la cura dei cani presenti nella struttura: tra tutte meritano una menzione i percorsi formativi per i proprietari dei cani alla fine dei quali è previsto il rilascio del patentino (obbligatorio per coloro che possiedono cani che in precedenza hanno morso); si tratta di  progetti pensati per favorire l’integrazione del cane in famiglia e una presa di coscienza al fine di maturare una corretta relazione uomo-cane. Proprio la relazione è al centro del percorso di affidamento, che è attentamente seguito attraverso l’affiancamento del cane con i possibili adottanti: “Bisogna proporre il cane alla famiglia giusta, facendo un lavoro mirato – spiega Catherine, presidente dell’associazione – promuovere adozioni responsabili”.

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Nessuna volontà di trattenere gli ospiti come tristemente accade in alcune strutture: “Il canile deve essere solo un’avventura sfortunata nella vita dell’animale, che deve arrivare in famiglia” precisano e per questo si procede quotidianamente al recupero fisico ma anche psicologico dei cani, quest’ultimo attraverso la socializzazione.

Il nuovo Rifugio Animare, che prende il nome dell’associazione, vuole diventare un punto di riferimento nella zona per quanto riguarda la cultura cinofila e risulta già sulla buona strada, grazie alle convenzioni con alcuni comuni e all’impegno quotidiano dei suoi volontari.

Andrea Patruno

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