I volontari dell’Associazione gestiranno 20 punti ristoro durante Liga Rock Park
Ligabue Monza, per l’onore e per la gloria. Il cantante di Correggio arruola per l’evento di Monza i volontari dell’Avis. In occasione del concertone di fine settembre, è stato stipulato l’accordo tra gli organizzatori dell’evento e i donatori del sangue. I volontari Avis diventeranno camerieri e cuochi per un intero fine settimana. In cambio, i loghi dell’Associazione saranno impressi su tovaglioli e scontrini. Per Luciano questo ed altro.
Ligabue Monza: catering a costo zero
Quando si fa volontariato, tutto è lecito. Anche improvvisarsi camerieri. Per Liga Rock Park, le Avis brianzole metteranno a disposizione 100 volontari per il servizio di ristorazione dell’evento. L’accordo è stato presentato al pubblico lo scorso 20 luglio. Al Centro Formentano di Limbiate, i rappresentanti di Avis e Max Faietti, storico collaboratore del musicista emiliano, hanno dato l’annuncio. In cambio della manodopera, il logo dell’Associazione dei donatori di sangue comparirà su tovaglioli, scontrini, bicchieri e buste di plastica. Come viene definita da Avis, “l’occasione di propaganda è davvero ghiotta”. Chi sa se anche i volontari all’opera durante il concerto la penseranno nello stesso modo.
Ligabue Monza: ci sono i precedenti
La collaborazione tra Ligabue e Avis non profuma di nuovo. Da anni, l’Associazione dei donatori di sangue dell’Emilia Romagna collabora con il cantante nella gestione dei punti ristoro durante i concerti di Campovolo. Da Reggio Emilia a Monza, cambia la regione ma non la sostanza. Basta accennare il nome della rock star italiana e il gioco è fatto. I “paninari per un giorno” fioccano dal cielo. Come se non bastasse, tutto a costo zero. Piatto ricco mi ci ficco.
Ligabue Monza: le dichiarazioni
Durante l’incontro a Limbiate, entrambe le parti non potevano che esprimere soddisfazione. Max Faietti, organizzatore storico dei concerti di Ligabue, ha dichiarato il suo plauso. “Non abbiamo preso delle aziende ma delle associazioni di volontariato come siete voi, per un semplice motivo. Le associazioni sono fatte da volontari che non lo fanno per denaro ma per passione, e fare qualcosa per passione sicuramente viene meglio”. Bisognerebbe aggiungere che la scelta risulta anche economica, ma sicuramente fatta con la passione con cui ci si reca a donare il sangue. Roberto Saini, presidente di Avis provinciale Monza e Brianza, ha rincarato la dose. “Abbiamo una grande opportunità di fare volontariato per l’Avis e contemporaneamente l’occasione di partecipare a un evento pressoché irripetibile”. Sorge solo una domanda. I soldi del ricavato di panini e birre nelle tasche di chi finiranno? Si conosce già la risposta.
Alessandro Galli