Libri e motori: il rombo della Cultura a Vedano

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Iniziativa del Ferrari club Vedano

Libri e motori, vite di corsa. Pino Allievi non è un giornalista di motori. Ma l’essenza della storia del Motorsport. Uno dei pochi che ti aspetti di trovare su qualsiasi circuito dove corre la F.1 con il suo sorriso sornione e la battuta pronta per rallegrare gli animi. Potresti ascoltarlo per ore. Mentre interviene nelle trasmissioni sulle TV locali e nazionali.
Nella “sua” Vedano e grazie all’ospitalità del Ferrari Club di Vedano, Pino (com’è universalmente conosciuto) ha potuto presentare il suo libro “Vite di Corsa”. Veloci ritratti di personaggi del motorsport, noti e meno noti, con degli spaccati a dir poco sorprendenti sulla vita del mondo delle corse. Dopo il libro su Erminio Ferranti e i suoi ricordi è il momento di Pino.

Libri e motori: i personaggi

Ad affiancare il giornalista della Gazzetta un parterre d’eccezione. Il giornalista arcorese Enrico Mapelli (che ha collaborato alla revisione). Il fotografo vedanese Ercole Colombo e il pilota monzese Tino Brambilla. A sua volta protagonista di un recente libro di Walter Consonni. Così, grazie ai “complici”, Pino Allievi, da consumato chansonnier del mondo dei motori, ha potuto deliziare, durante la presentazione del libro, il folto pubblico di appassionati. Con i suoi numerosi aneddoti raccolti in 50 anni di carriera.

Libri e motori: Pino

Per qualcuno, esordisce Pino, le corse sono un po’ una vetrina delle vanità, alla ricerca solo di un’inquadratura in griglia. Così capita che attori, piloti, politici e cantanti siano fianco a fianco per qualche minuto e il giornalista deve cogliere anche queste situazioni. Raccontarle nei limiti del possibile. Da qui l’idea di un libro che tratteggi sia i personaggi. Sia la professione giornalistica, con l’autore a introdurre famosi e meno famosi. Pino si destreggia bene, tra Pete Conrad (astronauta e pilota consumato nelle gare con le celebrities). Carlos Menem (che si apre raccontando dell’amore del figlio – prematuramente scomparso – per i rally e l’Italia). Le avventure dell’Alfa Romeo in Canada. Tra querelle con gli altri team e l’intervento di potenti boss.

Libri e motori: il fotografo

Vi è spazio per l’intervento di Ercole Colombo. Nelle triplici vesti di fotografo, amico e anfitrione, con il racconto delle differenze professionali e cronologiche. Sullo sfondo scorrono altri momenti di vita, con le serate a Detroit al ristorante dei fratelli Ciccone, parenti dell’allora emergente Madonna. E l’intervista al giovane astro argentino Diego Armando Maradona, protetto da un cordone di sicurezza impressionante. Non manca neanche un siparietto Allievi – Brambilla sul vulcanico Enzo Ferrari, che viene concluso dal munsciasco sulla poca voglia di lavorare delle nuove generazioni.

Libri e motori: i ricordi di Pino

Pino si prende tempo per delineare il cambiamento nel rapporto corsa – informazione. Da Lauda a Hamilton sono aumentati gli interessie quindi i filtri. Le dichiarazioni dei piloti sono piatte, spesso mediate da addetti stampa in formato body guard e blindate da clausole di riservatezza eterne. Viene poi il ricordo di James Hunt, con la vendita del marchio Lotus, trattata via fax dall’Inghilterra con Pino Allievi. Immancabile poi Gilles Villeneuve, stavolta nelle vesti di provetto suonatore di tromba (al ristorante) e poi come interlocutore di un’ultima telefonata (a casa, senza intermediari). Sul tema personaggi noti, viene tratteggiato un Gianni Agnelli versione pilota urbano (con i vigili torinesi che si voltano dall’altra parte) e poi alle prese con i problemi di casa (offrire un tè agli ospiti). Sfilano via gli ultimi ricordi con il cassetto dei sogni e una possibile intervista a papa Bergoglio.

Libri e motori: il pubblico

Arriva il momento delle domande dal pubblico: il pilota più difficile da intervistare è stato Keke Rosberg nel suo periodo in Williams, per direttive di Sir Frank, un consiglio su come la Ferrari potrebbe risollevarsi e un’idea di come la Formula 1 (nella sua nuova veste americana) potrebbe risollevarsi. Alla fine Pino coglie una domanda sulla povertà di talenti made in Italy, per sfoderare una lezione di storia del motorsport. Negli anni 70 in Francia c’era la Elf, in Italia la Marlboro e non mancavano i mecenati. Oggi non basta la Ferrari Driving Academy, se manca una visione d’insieme, al di là della crisi economica o meno.
Alla fine unanime l’invito all’autore ad approntare un secondo capitolo.

Libri e motori: il libro

Pino Allievi, Vite di Corsa Incontri in pista con piloti, manager, astronauti, cantanti, gente strana. Giorgio Nada Editore € 24,00
Simone Colzani

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