Partita a due per il futuro della Lega in Brianza: numeri, dati e correnti del Carroccio
Lega Nord Monza Brianza domani (sabato 5 novembre ndr) si terrà il congresso provinciale più importante dell’ultimo decennio. Al di là della giovane età dei due pretendenti, si gioca una partita decisiva sugli equilibri politici interni. E sul futuro del partito che fu di Bossi ed ora è di Salvini. Da una parte la tradizione e il richiamo alle origini della Lega di cui vessillo è Andrea Monti da Lazzate. Dall’altra il nuovo corso di Emanuele Pellegrini di Carnate. E i giovani padani che stanno davanti a lui e dietro all’onorevole Paolo Grimoldi. In sintesi uno scontro tra la Lega che lavora e amministra (tutti i sindaci leghisti e dove il Carroccio ha amministratori) sono per il figlio di Cesarino Monti. Con Seregno spaccata in due. Situazione identica per Monza. E dall’altra il Vimercatese dove ci sono le tessere. Tante. Ma non i voti.
Lega Nord Monza Brianza: i signori delle tessere
La convocazione ufficiale è del segretario uscente Andrea Rivolta da Sovico come da statuto. L’ex uomo di Mario Borghezio passa la mano dopo una segreteria “incolore”. Del resto non poteva fare altro, schiacciato come è stato dalle forti personalità presenti in loco. Massimiliano Romeo e Paolo Grimoldi di Monza. Oltre naturalmente ai locali “signorotti” (mi consenta il termine se non altro in quanto pensionato…) come Fabio Meroni di Lissone che controlla anche le tessere di Brugherio per via della parentela con Maurizio Ronchi. Infine Stefano Tagliabue ras leghista di Giussano.
Lega Nord Monza e Brianza: il congresso
Sabato 5 novembre tutti al teatro Manzoni in via Manzoni a Monza. Ore 9.30 in prima convocazione. Alle ore 10.30 in seconda convocazione. Accrediti entro le ore 13.30. Presentarsi con documento di identità. Recita la convocazione. Leggendo tra le righe gli orari sono stati studiati per evitare “il mordi e fuggi” (vengo voto e me ne vado…) falsando così il dibattito che si preannuncia infuocato. Votazioni dalle 14.30 in poi dopo il controllo dei presenti.
Lega Nord Monza Brianza: la partita
Iscritti alle liste dei votanti al Congresso sono 650 da tutta la Brianza. Dal capoluogo Monza 52. Occorre una militanza di iscrizione (Som) di almeno un anno. Due i contendenti Andrea Monti che ha depositato mercoledì il suo programma in via Bellerio, sede storica della Lega. Programma basato su tradizione e territorio. Può contare su poco più di 200 firme. Tra cui molte “pesanti”. E l’altro Emanuele Pellegrini che fa riferimento ai Giovani padani di Paolo Grimoldi che arriva quasi a quota 300. E Pellegrini per non lasciare nulla di intentato da quando ha deciso di candidarsi, ha sostituito da Facebook l’eschimese che aveva come foto profilo. Sostituendola con una più “rassicurante” che lo vede ritratto con Matteo Salvini.
Lega Monza Brianza: l’ago della bilancia
Gli altri 150 Som saranno decisivi. Gran parte di questi “sono in mano” a Fabio Meroni e Stefano Tagliabue. I due per ora stanno alla finestra come nelle migliori occasioni. Ma sono pronti a schierare le loro truppe per Pellegrini. Meroni non ha mai amato alla follia Cesarino Monti quando quest’ultimo era in vita. Guarda però con “tenerezza” il figlio anche perché gli anni passano per tutti e si diventa “sentimentali” anche a Lissone. Sentimento negativo che invece Cesarino non ha mai ricambiato nei confronti del lissonese. Almeno all’esterno. Arrivando anche a “perorare” la causa di Meroni in più di un occasione. Perché per il senatore di Lazzate c’era la Lega anzitutto. Ma si sa Monti senior e Meroni sono stati due cavalli di razza padana che si odiavano e stimavano allo stesso tempo. Altri tempi. Ora sono sicuro che il cuore del lissonese batte, a questo giro, per Andrea Monti. Il suo cervello, l’ufficialità e la ragion di Stato (leggi Grimoldi…) non sempre collegati con il suo cuore, sono invece per Pellegrini.
Lega Nord Monza Brianza: il caso Monza
Massimiliano Romeo, capogruppo in Regione ha rotto gli indugi da tempo. Sua è una delle prime firme a favore di Andrea Monti. Rinviate invece, causa ponte, le “primarie” per i componenti della segreteria provinciale previste per domenica scorsa. Ieri le votazioni. Per la seconda volta le aspettative di Alberto Mariani, consigliere comunale di Monza, di entrare nella segreteria provinciale, si sono scontrate con i “giochi politici” di Federico Arena segretario cittadino. Dei 52 Som (che sta per socio ordinario militante) aventi diritto hanno votato in 45. Venti per Mariani e 25 per il collaboratore del consigliere regionale leghista Trezzi. Un bergamasco “prestato” a Monza, ma vicino a Salvini.
Marco Pirola